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Ucciso e gettato nel Po, dopo l’arresto il nipote confessa: “Non ci lasciava guardare la tv”

Svolta nell’omicidio di Fausto Bottura, il 48enne di Magnacavallo, in provincia di Mantova. Dopo l’arresto, il nipote assieme ai due amici, accusati di omicidio, avrebbe confessato “Rompeva le scatole, non ci lasciava guardare la tv”.
A cura di Federica Gullace
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Una svolta decisiva nell’omicidio di Fausto Bottura, il 48enne di Magnacavallo, in provincia di Mantova, il cui corpo è stato trovato lunedì mattina legato e chiuso all’interno di un sacco sulle sponde del Po a Bardelle. Dopo l’arresto del nipote, Massimo Bottura, di 19 anni, interrogato lo scorso venerdì mattina dal gip e accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere, assieme a due amici, Alessio Magnani, 18 anni di Poggio Rusco, e Armando Esposito, 19 anni di Magnacavallo, che lo avrebbero aiutato a trasportare il cadavere dello zio e a gettarlo nel fiume, sembra essere venuto a galla il movente. La colpa dell’uomo, difatti, sarebbe stata quella di ‘disturbare' i tre mentre guardavano la televisione e giocavano ai videogame. “Rompeva le scatole, non ci lasciava guardare la tv”, avrebbe dichiarato uno, pretesto, questo, per massacrarlo di botte fino a ucciderlo, presumibilmente con una mazza da baseball, di cui al momento è stata rinvenuta solo la custodia.

Dopo le ipotesi erronee sul movente, legate in un primo momento a motivi di eredità del padre della vittima deceduto poco tempo fa, secondo le ricostruzioni della procura di Mantova e dal Reparto investigativo dei carabinieri, i tre avrebbero colpito l’uomo nel garage di casa più e più volte, nella notte fra il 3 e il 4 dicembre: così come succedeva da tempo, quella sera i ragazzi si trovavano a casa dello zio e dopo l’ennesima lite furibonda dovuta agli schiamazzi e al gran chiasso che l’uomo proprio non sopportava, la tragedia. Nel merito della vicenda è intervenuto Antonino Condorelli, procuratore capo della città di Mantova, che, attonito, ha così dichiarato: “Questi ragazzi sono vuoti dentro. Sono esterrefatto dalla cortina di omertà creatasi. Siamo di fronte ad una totale mancanza di valori”.

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