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Ucciso a martellate dalla compagna, il dolore di mamma Katia: “Inaccettabile la tua morte”

Il 25 novembre del 2017 veniva assassinato nel sonno Marco Benzi, 43 anni. A fracassargli il cranio a martellate fu la compagna Sabrina D’Amico poi riconosciuta incapace di intendere e di volere. A due anni da quel tragico giorno, mamma Katia ricorda il figlio scomparso: “La vita non ha più colore, la tua morte è inaccettabile”.
A cura di Angela Marino
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Il 25 novembre del 2017 veniva assassinato nel sonno Marco Benzi, 43 anni. A fracassargli il cranio a martellate fu la compagna Sabrina D'Amico in preda a un delirio paranoide per cui si era convinta che Marco abusasse dei figli (avuti da un precedente compagno) e persino degli animali domestici nella loro casa di Cesate (Milano). Un mostro, quello degli abusi, poi svanito in sede di indagini quando Sabrina è stata riconosciuta incapace di intendere e di volere e affidata a una struttura psichiatrica che si prenderà cura di lei per i prossimi dieci anni.

Impossibile, tuttavia, ritornare a una vita serena per i genitori di Marco, orfani del figlio e dopo due anni, ancora increduli di quanto è successo. Non si aspettavano che Sabrina potesse far del male a Marco o ad altri. Nella coppia, infatti, non c'era spia di disagi di alcun tipo, tanto che a tutti Marco e Sabrina sembravano felici e innamorati. Poi quel 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in cui le statistiche dei femminicidi si sono alternate, in Tv e in radio, alla notizia del cruento omicidio di Marco Benzi.

Dopo 24 mesi, mamma Katia ha deciso di dedicare al figlio scomparso una breve lettere:

Caro Marco, la vita dopo la tua morte così violenta, la vita ha cambiato colore anche se mi sforzo di vedere la luce perché con Dennis, Giada e le nipotine voglio andare avanti, e sono sicura che anche tu non vuoi vedermi soffrire. La fede è un grande aiuto. Con la tua morte ho capito realmente cosa vuol dire soffrire, la morte di un figlio, soprattutto come è avvenuta la tua morte, è umanamente inaccettabile. Tu non ci sei più, ma vivi in noi e ci guidi nel percorso della vita, tu che ora sei nella pienezza. Un lungo abbraccio senza fine. Voglio dare voce alla tua voce e gridare comunque in questo triste giorno, no alla violenza di genere.

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