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Troppi piccioni in paese: il Comune prova a contenerli con un farmaco anticoncezionale

Singolare iniziativa del comune di Sesto ed Uniti, in provincia di Cremona, per cercare di limitare e far diminuire il numero di piccioni presenti sul territorio comunale. Con un’ordinanza il sindaco ha previsto la somministrazione ai volatili di un farmaco antifecondativo, una sorta di anticoncezionale innocuo per la salute degli animali. Contestualmente è vietato dar da mangiare ai colombi su tutto il territorio comunale.
A cura di Redazione Milano
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Foto di repertorio
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Il problema della proliferazione dei piccioni è molto sentito non solo in alcune grandi città, come Milano o Venezia, ma anche in piccoli paesi. È il caso di Sesto ed Uniti, comune sparso della provincia di Cremona che, tra le varie frazioni che lo compongono, conta poco più di tremila abitanti. Recentemente il sindaco Francesca Maria Viccardi con un'ordinanza, la 16/2020 del 26 maggio, ha dichiarato guerra ai volatili, troppi e pericolosi. Niente metodi cruenti, tuttavia, ma una sorta di politica di "controllo delle nascite" volta a impedire che i colombi possano proliferare e il loro numero, già cospicuo, possa aumentare ulteriormente.

Per limitare il numero dei piccioni anche il divieto di dar loro da mangiare

E così il Comune ha deciso di somministrare in maniera controllata ai piccioni un farmaco antifecondativo, una sorta di anticoncezionale, che è innocuo per la loro salute ma inibisce la fertilità. Il farmaco è stato inserito in alcuni contenitori installati in diverse zone del Comune. Il progetto mirato al controllo e alla diminuzione del numero dei colombi urbani è stato attivato nel mese di maggio, ma per vedere i risultati di questa strategia servirà del tempo, come ha ammesso anche la stessa prima cittadina. Nel frattempo, però, con la stessa ordinanza la sindaca ha anche imposto ai suoi compaesani il divieto di dar da mangiare ai piccioni sull'intero territorio comunale. Chi verrà sorpreso a gettare molliche o altri alimenti ai colombi rischia una multa che può andare da 25 fino a 500 euro: "Si confida nella collaborazione della cittadinanza per la buona riuscita del progetto", si può leggere nella nota diffusa dall'amministrazione comunale sulla propria pagina Facebook.

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