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Trezzano, villa di lusso e beni per un milione: sequestrato il tesoro del truffatore con 20 identità

Gli agenti della divisione anticrimine della questura di Milano hanno sequestrato beni per oltre un milione di euro a un truffatore seriale di 39 anni. L’uomo era ai domiciliari nella sua lussuosa villa di Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano: una casa con 17 stanze. Una delle tecniche preferite dal truffatore, che era provvisto di 22 identità fasulle, era quella del Rip deal, un’operazione che consiste in un cambio di valuta a tassi di interesse molto vantaggiosi per le vittime, a cui però vengono poi rifilati soldi falsi.
A cura di Luca Giovannoni
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Un truffatore di professione con un curriculum criminale alle spalle davvero impressionante: il "tesoro" di Dzani D.G., un 39enne di origini romene nato in Germania, che da anni operava in Italia commettendo raggiri multimilionari, è stato sequestrato ieri dalla polizia di Stato a Trezzano sul Naviglio, alle porte di Milano. Una delle sue tecniche preferite era quella del Rip deal, un'operazione che consiste in un cambio di valuta a tassi di interesse molto vantaggiosi per le vittime, a cui però vengono poi rifilati soldi falsi dal malvivente. Nella residenza di Dzani, una lussuosa villa a Trezzano dove il 39enne era ai domiciliari, gli agenti della divisione anticrimine della questura di Milano hanno sequestrato beni per il valore complessivo di un milione di euro: oltre alla villa, composta da 17 vani e box auto, anche due macchine, una Mercedes e una Fiat 500, e diversi conti bancari frutto delle sue svariate attività illecite. Da evidenziare il fatto che il nome dell'uomo non è mai apparso sui registri dell'Agenzia delle entrate, ma in compenso era ben noto alle forze dell'ordine, che nonostante le sue 22 identità fasulle, sono riusciti a incastrarlo dopo due anni di intense indagini.

Il mago della truffa

Una vita votata a prendersi gioco degli altri per soddisfare il proprio interesse personale. I primi passi della carriera criminale di Dzani risalgono al 1994, quando venne arrestato per furto. Due anni dopo scattano nuovamente le manette per lo stesso reato, negli anni a venire si rende protagonista di una lunga serie di misfatti, seguiti sistematicamente dalle manette: di nuovo arresti per furto, furti in appartamento, droga, resistenza a pubblico ufficiale e così via. La sua fortuna però il 39enne se l'è creata grazie agli scambi fraudolenti di denaro tramite la tecnica del Rip Deal. Nel 2010 era caduto vittima dei suoi raggiri un imprenditore di Trezzano, a cui vennero sottratti circa 63mila euro in computer e dispositivi elettronici. Due anni più tardi si era appropriato di 40mila euro spacciandosi per un broker finanziario intenzionato ad acquistare un immobile in Portogallo. Infine nel 2017, grazie a una truffa ai danni di due cittadini spagnoli, il 39enne è entrato in possesso di una cifra superiore al mezzo milione di euro, proponendo la vendita fasulla di un capannone a Trezzano sul Naviglio.

Il colpo della vita che fa scattare le indagini

Il suo raggiro più noto è però quello del dicembre 2018, quando nella notte di Natale, Dzani insieme alla moglie, ai due figli e ai suoi cugini si era introdotto nell'abitazione di un manager cinese di Huawei, svaligiandola in poco tempo. Da qui sono partite le indagini della polizia di Stato, con annesse verifiche patrimoniali sul conto del truffatore che hanno portato alla luce non soltanto i numerosi raggiri da lui perpetrati nel corso del tempo, ma anche un lungo elenco di identità fittizie: oltre 22 alias per depistare il lavoro delle forze dell'ordine.

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