Treviglio, il sindaco-professore senza laurea indagato per truffa e falso

Com'era prevedibile, non sono bastate le scuse al sindaco di Treviglio Beppe Pezzoni per far finire la tempesta scatenata dalla sua confessione. Il primo cittadino, che per anni ha insegnato Lettere nell'istituto Salesiano di Treviglio fino a diventarne il preside, incalzato da un'inchiesta dell'edizione bergamasca del Corriere della sera – qui il racconto di come il cronista Riccardo Nisoli ha ottenuto in anteprima la confessione del sindaco – ha confessato di non aver mai conseguito la laurea, e di aver mentito nel 2001 alla scuola. Una bugia che ha retto per 14 anni, fino a quando non è venuta fuori l'assurda verità: il certificato di laurea (alla Cattolica di Milano) custodito nella segreteria della scuola è falso.
Treviglio, il sindaco-professore senza laurea indagato per truffa e falso
Adesso il fascicolo relativo all'ormai ex preside è stato sigillato e messo a disposizione del pubblico ministero del tribunale di Bergamo Giancarlo Mancusi, che ha aperto un'inchiesta per falso ideologico e truffa aggravata nei confronti del sindaco. Ma per Pezzoni l'inchiesta della magistratura è forse il danno minore: il primo cittadino, sorretto dalla maggioranza leghista, aveva intenzione di ricandidarsi anche alle Comunali dell'anno prossimo. Ma adesso in tanti, anche del suo entourage, gli avrebbero consigliato di mollare per evitare di dover affrontare una campagna elettorale di fuoco, dove i temi politici sarebbero inevitabilmente oscurati da quanto accaduto in questa vicenda. E l'opposizione è già sulle barricate, e chiede le dimissioni immediate anche da sindaco, dopo l'inevitabile passo indietro fatto da Pezzoni dal suo incarico ai Salesiani.
Una possibile rivalsa potrebbe arrivare anche proprio da quella scuola in cui per tanti anni Pezzoni ha insegnato e che ha poi diretto. Il danno di immagine è evidente, così come il caos che si è scatenato tra gli studenti che si sono diplomati con il professore mai laureato, che però possono stare tranquilli: il loro titolo di studio resta valido.