Trenord, proteste sul ruolo dei vigilantes: “Non sono guardie giurate, poteri limitati”

Sono entrati in servizio solo da pochi giorni, eppure intorno ai 150 vigilantes inviati dalla Regione Lombardia sui treni e nelle stazioni lombarde è già scoppiata la polemica. Ad alimentarla l'organismo di categoria delle guardie giurate, Assovigilanza, che esprime tutta la propria perplessità sul ruolo e i poteri di intervento degli uomini con le pettorine verdi – operatori del security team, per Trenord – e accusa proprio la controllata di Regione Lombardia di aver voluto impiegare volutamente persone non qualificate per risparmiare.
Vigilantes Trenord, protestano le guardie giurate: "Poteri limitati"
A riportare la polemica in corso è l'edizione bergamasca del Corriere della sera, che ospita sulle sue pagine l'attacco di un consigliere nazionale di Assovigilanza nonché dirigente dell'istituto di sicurezza "Sorveglianza italiana", Dario La Ferla: "Siamo intenzionati ad intervenire perché non si capisce a che titolo e con quali garanzie quegli uomini stiano operando", spiega La Ferla, sottolineando che i vigilantes entrati in servizio il primo settembre non sono guardie giurate. Di conseguenza non hanno il porto d'armi, non possono portare con sé neppure un manganello, non si sa quali controlli e quale addestramento abbiano alle spalle ma, soprattutto, costano di meno: 12 o nove euro all'ora contro i 22 di una guardia giurata. E proprio l'argomento costo, alla fine, è secondo La Ferla quello che ha spinto Trenord a ripiegare su un servizio che, più che di controllo, è di portierato.
L'assessore Sorte: "Buoni riscontri"
La questione chiama in causa anche la politica. L'assessore regionale ai Trasporti Alessandro Sorte però ha scaricato la responsabilità della scelta su Trenord, affermando che dalla Regione hanno dato solo l'imput e il finanziamento. Sorte, comunque, afferma che il servizio di vigilanza degli uomini in pettorina verde sta già dando i suoi frutti: "Si tratta comunque di uomini addestrati e di una certa stazza, e quindi in grado di dissuadere i malviventi. Già adesso, con il servizio di scorta dei controllori, stiamo avendo dei buoni riscontri sul problema dei biglietti. Di fronte alla latitanza del governo noi abbiamo dato un segnale positivo e credo che chi frequenta le stazioni sia soddisfatto".