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Frecciarossa deragliato a Lodi

Treno Frecciarossa deragliato a Lodi: il ripristino dei binari non prima di 15 giorni

Bisognerà attendere almeno 15 giorni prima che vengano avviate le necessarie operazioni di ripristino del tratto ferroviario interessato dal tragico incidente del Frecciarossa Av 9595 vicino Lodi. Rfi ricorda che essendo stata aperta una inchiesta per disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime, bisognerà attendere i tempi della giustizia prima che si possa procedere con il ripristino della linea ferroviaria su cui viaggiava il treno ad alta velocità: per tutti i pendolari si prevede un lungo periodo di inevitabili disagi.
A cura di Luca Giovannoni
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L'incidente ferroviario vicino Lodi (Foto vigili del fuoco)
L'incidente ferroviario vicino Lodi (Foto vigili del fuoco)
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C'era voluto circa più di un mese per ripristinare il tratto ferroviario interessato dall‘incidente ferroviario di Pioltello del gennaio 2018. Le stesse tempistiche potrebbero valere anche per quel che riguarda il recupero dei binari su cui viaggiava il treno Frecciarossa deragliato a Lodi nella mattinata di oggi, giovedì 6 febbraio. Stando a quanto comunicato a Fanpage.it da Rfi (Rete ferroviaria italiana), non sarà possibile avviare nessun tipo di operazione di ripristino delle rotaie prima di quindici giorni, e questo perché la procura di Lodi ha aperto un’inchiesta per disastro ferroviarioomicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime, disponendo al contempo il sequestro del mezzo di trasporto pubblico. Prima di procedere con la rimozione del convoglio sarà quindi necessario svolgere tutti i rilievi utili a ricostruire con chiarezza quanto accaduto. Nel corso della conferenza stampa del pomeriggio si è espresso a riguardo anche il il procuratore capo di Lodi Domenico Chiaro, che ha affermato: "Non sappiamo dire quanto ci vorrà per ripristinare la linea, probabilmente ci vorranno almeno due giorni se non di più per liberare il tratto". Posizioni al momento incerte e contrastanti che soltanto il tempo saprà chiarire.

Per i pendolari un lungo periodo di disagi

L'attenzione di tutti è naturalmente adesso puntata sulle cause dell'incidente che ha provocato il decesso di due macchinisti di Trenitalia Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo e il ferimento di 31 persone. Ma c'è un altro aspetto di cui tenere conto: l'incidente è avvenuto su una tratta che collega da Nord a Sud il Paese e le ripercussioni del deragliamento potrebbero comportare, per un lungo lasso di tempo, diversi disagi per tutti i viaggiatori e i pendolari.

La situazione della circolazione ferroviaria

La tratta della linea ad alta velocità che passa da Lodi è stata momentaneamente deviata in seguito all'incidente ferroviario. I treni veloci sono stati dirottati sulla linea convenzionale Milano – Piacenza. Si segnalano ritardi fino a 60′ minuti, ma nessuna interruzione della circolazione ferroviaria. Il tragico incidente ha avuto ripercussioni più o meno pesanti sull'intera rete di trasporto pubblico regionale, con disagi e ritardi per un elevato numeri di pendolari lombardi. Molto rallentata la linea Milano-Bologna. Al momento invece non si segnalano gravi criticità sulla linea di percorrenza dei treni Trenord, a parte su due linee: sulla Lodi – Saronno (S1) i treni regionali sono limitati a Melegnano e Milano Rogoredo, mentre sulla Milano Bovisa FNM- Melegnano (S12) i treni sono limitati a Milano Rogoredo. Per tutta la giornata di oggi e per domani venerdì 7 febbraio sono previste modifiche alla circolazione ferroviaria dei treni AV, media-lunga percorrenza e regionale. Sulla linea Milano – Torino i treni regionali arrivano e partono da Milano Porta Garibaldi, invece che da Milano Centrale. Sulla linea Verona – Brescia – Milano Centrale i regionali invece arrivano e partono da Milano Lambrate invece che da Milano Centrale.

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