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Disastro ferroviario a Pioltello, nel Milanese

Treno deragliato a Pioltello, i quattro feriti gravi non sono più in pericolo di vita

Il Prefetto di Milano ha comunicato che i quattro feriti in codice rosso – nonostante le loro condizioni di salute rimangano serie – non sono più in pericolo di vita. Nel disastro ferroviario verificatosi questa mattina a Pioltello, purtroppo, hanno però perso la vita tre persone, tutte donne.
A cura di Valerio Papadia
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Un disastro ferroviario immane quello verificatosi questa mattina a Pioltello, in provincia di Milano, dove un treno regionale di Trenord partito da Cremona e diretto alla stazione di Milano Garibaldi è deragliato con centinaia di pendolari a bordo, causando la morte di tre persone, tutte donne, e il ferimento di un altro centinaio di passeggeri. Tra questi, quattro sono ricoverati in codice rosso agli ospedali San Gerardo di Monza, alla clinica Humanitas di Rozzano e al San Raffaele di Milano. Stando a quanto dichiarato del prefetto del capoluogo lombardo Luciana Lamborgese, al termine di un vertice con il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio – giunto anch'egli sul posto della sciagura – nonostante le loro condizioni rimangano serie, nessuno dei quattro sarebbe più in pericolo di vita.

Tre le vittime accertate, sono tutte donne

Il grave bilancio delle vittime, stando a quanto dichiarato dal prefetto di Milano, sarebbe destinato quindi a non aggravarsi. Nel disastro ferroviario, purtroppo, sono però rimaste uccise tre persone: si tratta di Pierangela Tadini, 51 anni, Giuseppina Pirri, 39 anni e di Ida Maddalena Milanesi, 61 anni. Quest'ultima era dirigente medico dello staff di Radioterapia all'Istituto Neurologico Bresta di Milano: era originaria di Caravaggio, in provincia di Bergamo, così come Pierangela Tadini. Giuseppina Pirri, invece, era originaria di Cernusco sul Naviglio, nel Milanese.

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