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Tre uomini arrestati per aver violentato una ragazza a Milano: hanno usato la “droga dello stupro”

Dopo otto mesi di indagini i carabinieri sono riusciti ad assicurare alla giustizia tre persone, accusate di aver violentato una ragazza. L’episodio era avvenuto a Milano nell’aprile del 2017: i tre avevano narcotizzato la loro vittima usando una sostanza classificabile come “droga dello stupro” e avevano poi abusato di lei.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo otto mesi di indagini i carabinieri sono riusciti ad assicurare alla giustizia tre persone, accusate di aver violentato una ragazza a Milano. L'episodio si verificò in un locale notturno del capoluogo lombardo nell'aprile del 2017: i tre narcotizzarono la loro vittima, una 23enne invitata a uscire da uno di loro, versandole a sua insaputa nel drink un particolare tipo di benzodiazepine, sostanze classificabili assieme ad altre come "droga dello stupro". Successivamente, approfittando dello stato alterato della ragazza, ne abusarono. I tre presunti violentatori sono stati arrestati dai militari della compagnia di Porta Monforte, gli stessi che avevano arrestato anche il finto tassista che nel settembre dello scorso anno, a Crescenzago, aveva violentato una turista canadese a cui aveva dato un passaggio. A coordinare le indagini sono stati il procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella e il pubblico ministero Gianluca Prisco.

In manette tre uomini di 22, 29 e 48 anni

In manette sono finiti tre uomini di 22, 29 e 48 anni, gli ultimi due con precedenti specifici. Era stato il 29enne a invitare la vittima: i due erano infatti già usciti assieme un paio di volte, anche se la ragazza aveva sempre precisato di non voler andare oltre a un semplice rapporto di amicizia. La violenza è avvenuta la sera del 13 aprile dello scorso anno, al termine di una serata passata dai quattro in un locale in via Crema. Durante la serata la 23enne aveva bevuto molti cocktail, alcuni consegnati direttamente dal conoscente: le telecamere del locale hanno incastrato i tre, immortalati per tre volte a versare le benzodiazepine nel bicchiere della vittima. La ragazza era stata successivamente portata in un appartamento in Brianza, dove si è consumata la violenza.

I primi due arresti a novembre: il terzo uomo incastrato dalle intercettazioni

Il mattino seguente la ragazza si era svegliata in stato confusionale ed era stata riaccompagnata a casa dallo stesso trio. Durante il tragitto, probabilmente per confonderla, i tre le avevano detto di smettere di assumere cocaina e che la notte precedente l'avevano salvata. Tornata a casa la ragazza aveva però avuto dei flash, iniziando a ricordare in modo confuso quanto accaduto: si era recata alla clinica Mangiagalli, dove le avevano confermato l'avvenuta violenza sessuale. Le analisi a cui si è sottoposta hanno inoltre evidenziato un livello di benzodiazepine di molto superiore alla norma: il valore era superiore a 900, contro il limite fissato a 200. Le indagini dei carabinieri hanno richiesto mesi per via dei necessari accertamenti: il 22enne e il 29enne sono stati incastrati dalle tracce di Dna e sono stati arrestati lo scorso novembre. Il terzo uomo, il 48enne, è stato incastrato dalle intercettazioni ambientali e telefoniche tra i primi due indagati.

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