Travolti e uccisi sulla Tangenziale Nord di Milano, resta in carcere il conducente del suv
Convalidato l'arresto dell'uomo accusato di omicidio stradale plurimo dopo l'incidente avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Andrea Baldini, il 45enne di Cinisello Balsamo che era alla guida del suv incriminato resta dunque in carcere. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, Pierangela Renda, che ha respinto la richiesta presentata dall'avvocato dell'uomo, che chiedeva invece la misura cautelare dei domiciliari.
L'incidente è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi sulla Tangenziale Nord all'altezza di Nova Milanese: Andrea Baldini, alla guida del suo suv, avrebbe urtato un furgone che, a sua volta, avrebbe poi centrato l'Harley Davison su cui viaggiavano due ragazzi di 26 anni, Federico Vasile e Nicolò Moraschini. La caduta è stata fatale per entrambi: uno dei due è morto praticamente sul colpo, l'altro è deceduto una volta portato in ospedale. Baldini, che era alla guida del sud, sarebbe stato completamente ubriaco al momento dell'incidente, ed è rimasto ferito a sua volta. Attualmente è ancora in ospedale, piantonato dalle forze dell'ordine che una volta rimessosi lo arresteranno con l'accusa di omicidio stradale plurimo. Proseguono intanto le indagini delle forze dell'ordine: il pubblico ministero Michele Trianni ha disposto l'autopsia su entrambi i corpi dei ventiseienni deceduti, mentre le forze dell'ordine proseguono gli accertamenti per chiarire la dinamica dell'incidente. Fondamentali, ai fini delle indagini degli inquirenti, anche gli esiti degli esami tossicologici sul conduttore del suv, che sarebbe stato già completamente ubriaco.