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Trasporti: nel weekend sciopero dei treni, nessuna fascia di garanzia

Possibili disagi dalle 21 di sabato 7 fino alle 21 di domenica 8 febbraio. Lo sciopero è stato indetto a livello nazionale dall’Usb trasporto privato, e a Milano e in Lombardia interesserà le linee di superficie e i treni regionali Trenord.
A cura di Francesco Loiacono
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Si preannunciano disagi per tutti i viaggiatori lombardi che utilizzeranno il treno durante il prossimo weekend. Dalle 21 di sabato 7 alle 21 di domenica 8 febbraio, infatti, in occasione dello sciopero nazionale dei trasporti indetto per 24 ore dall’Unione sindacale di base lavoro privato, anche i treni lombardi suburbani – le linee di superficie che collegano Milano con l'hinterland -, i treni regionali Trenord e quelli a lunga percorrenza potranno subire ritardi, variazioni o cancellazioni. Essendo giornate festive, come ricorda il sito di Trenord, non sono previste le fasce di garanzia tutelate dalla legge. Viaggeranno quindi regolarmente solo i treni con partenza fissata prima delle ore 21 di sabato 7 e arrivo a destinazione entro le ore 22.  Per tutti gli altri convogli, Trenord invita a consultare il proprio sito o a prestare particolare attenzione agli annunci all'interno delle stazioni.

A rischio anche i collegamenti con Malpensa

Lo sciopero metterà a rischio anche il servizio aeroportuale Malpensa Express e il collegamento Malpensa Aeroporto-Bellinzona, aggiungendo possibili ulteriori disagi per i trasporti durante il weekend. La mobilitazione è stata indetta dal sindacato per protestare "contro orari di lavoro sempre più micidiali e turni massacranti, contro la preannunciata privatizzazione del gruppo Fs e la messa a gara del trasporto regionale", che a detta dell'Usb "avranno effetti disastrosi per l'utenza e i diritti dei lavoratori". Tra le recriminazioni del sindacato anche il "crescente autoritarismo aziendale, la negazione di diritti fondamentali, il ricatto dei trasferimenti forzati, un sistema pensionistico barbaro, che costringe al lavoro fino a 67 anni, la finanziaria che arricchisce banche e speculatori, svuota i nostri portafogli, sottrae risorse al trasporto pendolare e al servizio universale a favore dell'Alta Velocità, la desertificazione delle stazioni e il jobs act che rende tutti precari e ricattabili".

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