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Trasporti, i presidenti di Atm e Ferrovie Nord: “Distanziamento sui mezzi pubblici è impossibile”

Con il distanziamento di un metro sui mezzi pubblici chiesto dal governo “l’offerta di trasporto sarebbe assolutamente insufficiente, anche a fronte di una domanda che, prevedibilmente, sarà inferiore rispetto alla situazione pre-emergenza”. È l’allarme lanciato dai presidenti di Atm, Arrigo Giana, e di Ferrovie Nord Milano, Andrea Gibelli, in una lettera inviata al ministro dei Trasporti, Paola De Micheli. I manager chiedono di mantenere solo l’obbligo di mascherine a bordo.
A cura di Simone Gorla
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Distanziare i passeggeri sui mezzi pubblici come richiesto dal governo? È impossibile. Ad affermarlo sono i presidenti di Atm, Arrigo Giana, e di Ferrovie Nord Milano, Andrea Gibelli, in una lettera inviata al ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, in qualità di presidenti rispettivamente di Agens, l'agenzia confederale dei trasporti e servizi, e Assttra, l’associazione delle imprese di trasporto pubblico italiane.

"Il distanziamento ipotizzato di un metro per la Fase 2 limita la capacità del sistema dei trasporti di persone al 25-30 per cento del numero di passeggeri trasportati in condizioni di normalità", spiegano Giana e Gibelli, che sottolineano come il limite deciso dal governo "riguarderebbe sia la capienza dei veicoli, sia quella dei luoghi di attesa dei mezzi, siano essi stazioni o fermate di superficie" e di conseguenza "l'offerta di trasporto sarebbe assolutamente insufficiente, anche a fronte di una domanda che, prevedibilmente, sarà inferiore rispetto alla situazione pre-emergenza".

Per i presidenti di Atm e Ferrovie Nord il vincolo di un metro potrebbe generare "sovraffollamento a ridosso delle aree di attesa delle stazioni e alle fermate, ottenendo un effetto contrario a quello desiderato" con "assembramenti non controllabili e pericolosi per la salute delle persone" oltre che "potenziali problemi di ordine pubblico". Per questi motivi chiedono al ministero di mantenere solo il criterio "incardinato sull'obbligo di utilizzo delle mascherine da parte degli utenti" da applicare in modo rigoroso.  I due manager chiedono poi "semplificazioni amministrative" indispensabili per "intervenire con tempestività per adeguare e, ove necessario, diversificare l'offerta dei servizi di trasporto pubblico".

Nella serata di ieri, incontrando il premier Giuseppe Conte, anche il governatore lombardo Attilio Fontana aveva messo in evidenza le difficoltà nella gestione dei trasporti. "Se qualcuno deve impedire a qualcun altro di salire su un mezzo, deve avere titolo per farlo, i dipendenti di Trenord non hanno titolo", ha sottolineato.

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