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Tragedia nel Lago di Garda: sub senza vita recuperato a 230 metri di profondità

Un uomo di 38 anni è stato recuperato nel tardo pomeriggio di ieri nelle acque del lago di Garda: il sub, immersosi per tentare di stabilire un nuovo record di profondità, è stato trovato morto 230 metri sotto il livello della superficie. Aperta un’inchiesta.
A cura di Valerio Renzi
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Immagine di repertorio
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Tragedia nel Lago di Garda ieri – venerdì 22 settembre – dove un sub di trentotto anni è deceduto durante un'immersione nelle acque di fronte a Tremosine, sulla sponda bresciana del lago. L'uomo – di origine polacca – si trovava con tre amici in acqua quando, per cause ancora da accertare, non è più riemerso in superficie. A lanciare l'allarme i compagni d'immersione.

Il sub voleva stabilire un nuovo record

Il corpo dell'uomo è stato recuperato dai soccorritori a 230 metri di profondità. L'obiettivo del sub era stabilire un nuovo record di profondità raggiungendo i 275 metri, come raccontato dai suoi stessi amici. Lo stesso tentativo era stato fatto alcuni mesi da Luca Pedrali, che ha raggiunto i 264 metri di profondità sempre nella stessa località, stabilendo il nuovo primato italiano. Il sub locale però era supportato da un'assistenza specialistica: immergersi a quella profondità è pericoloso per l'uomo.

Sotto sequestro le attrezzature del sub

Il corpo dell'uomo è stato ritrovato dopo diverse ore di ricerca andate avanti dalla mattina fino alle 18.00, quando il corpo è stato individuato da una motovedetta con un robot d'immersione a bordo. Riportato a riva l'attrezzatura e la salma sono state poste sotto sequestro per stabilire cosa sia accaduto.

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