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Soffoca la compagna e tenta il suicidio, poi confessa: “L’ho ammazzata, avevamo litigato”

Una donna di 26 anni è stata trovata senza vita in casa a Pozzo d’Adda, nell’hinterland di Milano. Accanto a lei il compagno, di 45 anni, con un coltello conficcato nel petto. L’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Bergamo. L’ipotesi dei carabinieri di Cassano d’Adda, che indagano sull’accaduto, è che si tratti di un omicidio-tentato suicidio. Restano da chiarire le motivazioni del gesto.
A cura di Simone Gorla
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Immagine di repertorio
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"L'ho ammazzata, avevamo litigato". Questa la confessione, davanti al pubblico ministero di Carmelo Fiore, l'uomo che oggi a Pozzo d'Adda, nell'hinterland di Milano, ha soffocato la sua compagna prima di tentare il suicidio. Il 45enne ha spiegato agli inquirenti che la giovane lo aveva deriso e per questo l'ha uccisa. La vittima è Charlotte Akasso Yapi, 26 anni, trovata senza vita in casa in via Paolo Taviani. Accanto a lei il compagno con un coltello conficcato nel petto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Cassano d'Adda, allertati all'alba di oggi, martedì 24 settembre, dalla ex moglie dell'uomo preoccupata dopo che lui l'aveva chiamata per annunciare l'intenzione di farla finita.

Pozzo d'Adda, 26enne trovata in casa senza vita: ipotesi omicidio-tentato suicidio

La confessione conferma la prima ipotesi dei militari di Cassano d'Adda, che indagano sul caso di femminicidio. Da subito si è pensato a un caso di omicidio-tentato suicidio. Il 45enne italiano ha chiamato la ex moglie per dirle di aver ucciso la nuova compagna e di volersi togliere la vita. Quindi, secondo quanto confermato dai carabinieri, ha soffocato o strangolato la ragazza, una giovane di origini ivoriane, per poi tentare il suicidio conficcandosi un coltello nel torace.

Il 45enne piantonato in ospedale a Bergamo

All'arrivo degli operatori dell'Azienda regionale emergenza urgenza, il ferito è stato soccorso in codice rosso e trasportato all'ospedale di Bergamo dove è ricoverato in gravi condizioni per le ferite auto inferte con l'arma da taglio. La sua prognosi resta riservata, ma si troverebbe fuori pericolo ed è piantonato dai carabinieri.  Restano da chiarire i contorni della vicenda e le motivazioni del gesto.

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