Torna la bufala della bomba sulla metro il primo maggio: ma qualcuno ci crede ancora
Una vecchia bufala, attualizzata appositamente per l'inizio di Expo 2015, è tornata a girare prepotentemente sui social network: il primo maggio scoppierà una bomba sulla metro di Milano. La notizia, assolutamente falsa e basata su una storiella che gira da anni sulla rete, ha iniziato però ad essere condivisa da tanti milanesi, sulla base di un tipico meccanismo di propagazione delle bufale: "Io non ci credo, ma se poi fosse vero?". La storiella alla base di tutto risale nei suoi elementi fondanti addirittura al 2004: protagonista un uomo, identificato genericamente come "un arabo", che in un luogo della città perde il portafogli. Una ragazza se ne accorge e glielo consegna, e allora l'uomo, per sdebitarsi, le rivela un segreto, consigliandole di "non prendere la metro il primo maggio", giorno in cui inizia l'Esposizione universale milanese. Quest'ultimo dettaglio è naturalmente ciò che rende la storia attuale e verosimile: il resto, l'arabo, la perdita del portafogli e la rivelazione di un imminente attentato, si ritrovano in tutte le diverse versioni della vecchia bufala, che nonostante sia stata adattata a città e date diverse non si è mai verificata.
Qualcuno ci crede ancora
La bufala descritta è così famosa che un noto cacciatore di bufale, Paolo Attivissimo, le ha dato anche un nome: "Il terrorista di buon cuore". Eppure, nonostante tutte le rassicurazioni, c'è chi a quanto pare ci crede. Qualcuno – secondo il Corriere sempre più persone – si è addirittura rivolto a polizia e carabinieri, dopo aver ascoltato la storia di persona o riferita da amici di amici. C'è chi ha presentato denunce formali. Il rischio insomma è che si generi una psicosi del tutto ingiustificata, e che molta gente rinunci a prendere la metro il primo maggio per precauzione. Per tranquillizzare tutti è sceso in campo l'Antiterrorismo, che assicura: l'allarme è totalmente infondato. Ma a volte, si sa, la paura è più forte della ragione.