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Torna la bufala della bomba sulla metro il primo maggio: ma qualcuno ci crede ancora

Una bufala vecchia più di 10 anni è tornata a far preoccupare molti milanesi: il primo maggio, data di inizio di Expo, scoppierà una bomba sulla metro. Alla base di tutto una storia con un arabo che per sdebitarsi di un favore con una donna l’avverte dell’imminente attentato. L’Antiterrorismo: “Allarme totalmente infondato”.
A cura di Francesco Loiacono
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Una vecchia bufala, attualizzata appositamente per l'inizio di Expo 2015, è tornata a girare prepotentemente sui social network: il primo maggio scoppierà una bomba sulla metro di Milano. La notizia, assolutamente falsa e basata su una storiella che gira da anni sulla rete, ha iniziato però ad essere condivisa da tanti milanesi, sulla base di un tipico meccanismo di propagazione delle bufale: "Io non ci credo, ma se poi fosse vero?". La storiella alla base di tutto risale nei suoi elementi fondanti addirittura al 2004: protagonista un uomo, identificato genericamente come "un arabo", che in un luogo della città perde il portafogli. Una ragazza se ne accorge e glielo consegna, e allora l'uomo, per sdebitarsi, le rivela un segreto, consigliandole di "non prendere la metro il primo maggio", giorno in cui inizia l'Esposizione universale milanese. Quest'ultimo dettaglio è naturalmente ciò che rende la storia attuale e verosimile: il resto, l'arabo, la perdita del portafogli e la rivelazione di un imminente attentato, si ritrovano in tutte le diverse versioni della vecchia bufala, che nonostante sia stata adattata a città e date diverse non si è mai verificata.

Qualcuno ci crede ancora

La bufala descritta è così famosa che un noto cacciatore di bufale, Paolo Attivissimo, le ha dato anche un nome: "Il terrorista di buon cuore". Eppure, nonostante tutte le rassicurazioni, c'è chi a quanto pare ci crede. Qualcuno – secondo il Corriere sempre più persone – si è addirittura rivolto a polizia e carabinieri, dopo aver ascoltato la storia di persona o riferita da amici di amici. C'è chi ha presentato denunce formali. Il rischio insomma è che si generi una psicosi del tutto ingiustificata, e che molta gente rinunci a prendere la metro il primo maggio per precauzione. Per tranquillizzare tutti è sceso in campo l'Antiterrorismo, che assicura: l'allarme è totalmente infondato. Ma a volte, si sa, la paura è più forte della ragione.

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