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Tolgono lo stomaco per errore a una paziente: due chirurghi a processo a Monza

Due chirurghi sono finiti a processo davanti al Tribunale di Monza per aver asportato lo stomaco a una paziente in base a una diagnosi totalmente errata di tumore maligno. I medici dovranno rispondere di lesioni colpose gravissime. Per l’accusa avrebbero sbagliato a leggere gli esiti degli esami e deciso di procedere in assenza degli elementi necessari.
A cura di Simone Gorla
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Hanno tolto per errore lo stomaco di una paziente in base a una diagnosi totalmente sbagliata di tumore maligno. Per questo due chirurghi dell'Irccs Multimedica di Sesto San Giovanni sono finiti a processo a Monza per lesioni colpose gravissime. Il grave episodio si è verificato nel 2016. La vittima, una donna di 53 anni, a causa di quell'operazione non necessaria ha riportato, secondo la Procura monzese, una "malattia certamente o probabilmente insanabile".

Le asportano lo stomaco per errore: due chirurghi a processo per lesioni gravissime

La vicenda di malasanità, riportata dall'Ansa, riguarda il calvario vissuto da una donna dopo un intervento di gastrectomia totale subito il 4 aprile 2016. La vittima dell'errore dei medici in seguito all'intervento non è più stata in grado di vivere un vita normale e ha perso circa trenta chili di peso.

I medici avrebbero operato in base a una diagnosi completamente sbagliata

Alla base della decisione sbagliata di asportare lo stomaco ci sarebbe una diagnosi di tumore maligno dello stomaco rivelatasi totalmente sbagliata a causa della lettura completamente errata degli esami effettuati (gastroscopia e tac addominale) e avrebbero quindi deciso di procedere senza attendere l'esito delle biopsie eseguite. Tutto questo, secondo l'accusa, senza informare correttamente la paziente. Sulla base di questi elementi il pubblico ministero di Monza Alessandro Pepè ha disposto la citazione diretta a giudizio per lesioni colpose gravissime di due medici. La prima udienza è fissata davanti al giudice Angela Colella per il 17 settembre. La donna è parte civile, assistita dall'avvocato Francesco Cioppa.

La replica dell'ospedale: "L'organo era malato, agito nell'interesse della paziente"

"Fin dall'inizio, il chirurgo ha sostenuto con la nostra struttura sanitaria di essere intervenuto su un organo malato, nel primario interesse della paziente e nel pieno rispetto di tutte le regole della scienza medica", è la replica del gruppo ospedaliero MultiMedica di Sesto San Giovanni. "In merito al caso che vede la struttura sanitaria citata come responsabile civile nel processo penale a carico di due medici per presunte lesioni colpose nei confronti di una paziente cui fu asportato lo stomaco nel 2016 – si legge in una nota – scossa dai fatti avvenuti presso il suo presidio di Sesto San Giovanni (MI) così come descritti nel capo di imputazione, MultiMedica dichiara di essersi resa fin da subito disponibile a collaborare con la Magistratura, fornendo agli inquirenti tutte le informazioni e gli elementi utili a fare chiarezza sulla vicenda".

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