14 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Prendi la mia mano e andiamo al martirio”: arrestato presunto terrorista, così istruiva il figlio

Un cittadino 24enne di nazionalità kosovara è stato arrestato a Fiesse (Brescia) dalla polizia di Stato con l’accusa di apologia di delitti di terrorismo e istigazione a commettere atti di terrorismo, con l’aggravante dell’uso di strumenti informatici. Il giovane stava avviando alla causa della “guerra santa” per Daesh anche il figlioletto. Sul web aveva pubblicato un canto religioso: “Prendi la mia mano e andiamo al jihad”.
A cura di F.L.
14 CONDIVISIONI
Immagine

Un cittadino di 24 anni nazionalità kosovara, D.G, è stato arrestato all'alba a Fiesse, in provincia di Brescia nell'ambito di un'operazione antiterrorismo condotta dalla Digos bresciana. Il 24enne è accusato di apologia di delitti di terrorismo e istigazione a commettere atti di terrorismo, con l'aggravante dell'uso di strumenti informatici. Nell'ambito dell'operazione, denominata "Tut Elimi" (tradotto in italiano: "Prendi la mia mano") sono ancora in corso perquisizioni finalizzate alla prevenzione e contrasto al fenomeno del terrorismo internazionale di matrice islamica. L'arrestato si trova adesso in carcere.

Il canto religioso postato sul web

Il nome dell'operazione si riferisce a un canto religioso che l'indagato aveva pubblicato su internet, sotto forma di video, intitolato in lingua turca "Tut Elimi de Gidelim Cihada" (letteralmente "Prendi la mia mano e andiamo al jihad"). Il contenuto evidenzia chiaramente il processo di radicalizzazione dell'arrestato, che secondo gli inquirenti stava avviando anche il figlioletto alla "guerra santa" in nome e per conto di Daesh.

Questi alcuni brani del canto religioso: "Percorriamo lunghe strade, arriviamo tra le alte montagne, che veniamo uccisi assieme, prendi la mia mano e andiamo al jihad". E ancora: "Facciamo scorrere il nostro sangue in questa via, diamo qua la nostra anima" e "Prendi la mia mano andiamo al jihad, a far tingere il terreno col nostro sangue, a sacrificare la nostra anima, andiamo assieme verso il martirio".

L’attività investigativa della Digos ha consentito inoltre di appurare come il 24enne abbia più volte esaltato noti terroristi detenuti, ad esempio Imam arrestati nel marzo 2014 in Albania, manifestando loro solidarietà. Sempre sul web il 24enne arrestato ha pubblicato più volte video e immagini raffiguranti adolescenti addestrati alla jihad intenti nell’atto di attivare, in contesti bellici, congegni esplosivi nei confronti dei cosiddetti "infedeli".

14 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views