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Tentò di rapire una neonata alla Clinica Mangiagalli: condannata a 3 anni

La donna 33enne che, nel luglio del 2017, tentò di rapire una neonata all’interno della Clinica Mangiagalli di Milano è stata condannata a 3 anni di reclusione: per lei il pubblico ministero aveva invece richiesto una pena di 4 anni e sei mesi.
A cura di Valerio Papadia
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La V Sezione Penale del Tribunale di Milano, presieduta dal giudice Ambrogio Moccia, ha condannato a tre anni di reclusione la donna di 33 anni che, il 10 luglio del 2017, tentò di rapire una neonata all'interno della Clinica Mangiagalli. Nonostante il pubblico ministero avesse richiesto per lei una pena detentiva pari a 4 anni e sei mesi, il Tribunale di Milano ha riconosciuto le circostanze attenuanti, tenendo conto anche del fatto, come richiesto dai legali della difesa, che la donna ha già risarcito economicamente i genitori della neonata, chiedendogli scusa e professandosi molto pentita del suo gesto.

Come detto, era il 10 luglio del 2017 quando la donna, casalinga di origini sudamericane di Mediglia, nel Milanese, entrò nel Nido della Clinica Mangiagalli e prese in braccio la neonata, intenzionata a rapirla, nonostante le ripetute grida di un'infermiera che le intimava di fermarsi: la donna fu fermata in tempo dal personale sanitario prima e dall'arrivo delle forze dell'ordine poi. Le indagini successive all'evento svelarono che la donna, precedentemente al tentativo di rapimento, aveva subito un aborto e aveva agito presumibilmente per paura di essere lasciata dal marito, al quale non aveva confessato di aver perso il bambino.

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