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Tentata strage fascista di Macerata, in migliaia a Milano al corteo antirazzista

Migliaia di persone sono scese in piazza quest’oggi a Milano – in contemporanea con Macerata e altre città d’Italia – in segno di solidarietà con le vittime della tentata strage fascista avvenuta nella città delle Marche ad opera di Luca Traini. Presente anche la Presidente della Camera Laura Boldrini, inizialmente contestata: “Siamo qui per ribadire un no forte e chiaro contro ogni forma di fascismo e razzismo”.
A cura di Francesco Loiacono
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(LaPresse)
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Migliaia di persone sono scese in piazza quest'oggi a Milanoin contemporanea con Macerata e altre città d'Italia – in segno di solidarietà con le vittime della tentata strage fascista avvenuta nella città delle Marche ad opera di Luca Traini. La marcia antirazzista è stata promossa da diverse realtà, tra cui collettivi studenteschi, centri sociali, associazioni che lavorano con i migranti come il Naga, i metalmeccanici della Fiom, gli anarchici e l'Associazione donne musulmane d'Italia. In rappresentanza della politica Liberi e uguali, col candidato alle Regionali Onorio Rosati e la Presidente della Camera Laura Boldrini, che proprio a Milano si presenta da candidata alle prossime Politiche (in programma come le Regionali il 4 marzo).

La Boldrini prima contestata e poi appaludita

Proprio la Boldrini è stata inizialmente contestata al suo arrivo da alcuni giovani antagonisti, anche se successivamente ha ricevuto applausi e apprezzamenti dagli altri manifestanti. La Presidente della Camera ha partecipato solo a una parte del corteo, cantando "Bella ciao!" e sorridendo al coro "Ora e sempre resistenza": "Nel nostro Paese non c'è spazio per l'apartheid – ha detto a margine della manifestazione la Boldrini – Quando ci sono degli attacchi razzisti e terroristici come a Macerata non si può stare zitti, come ha detto Di Maio, e non si può neanche fare quello che ho detto Salvini, cioè non usare parole chiare e nette contro quello che è accaduto – ha proseguito la Presidente della Camera – Questa sembra quasi una partita di ping pong tra Di Maio e Salvini. Una partita che va ad accreditare i gruppi estremisti e questo è quello che fa molto male al Paese. Noi siamo qui per ribadire un no forte e chiaro contro ogni forma di fascismo e razzismo".

Alle 18 il corteo di CasaPound per le vittime delle foibe

Il corteo è partito da piazza Oberdan, nella zona di Porta Venezia, e si è concluso nei pressi della stazione Centrale, in via Zuretti, dove quasi dieci anni fa venne ucciso il diciannovenne Abdul William Guibre, detto "Abba". Tra gli striscioni presenti molti cartelli con la scritta "Salvini sei tu il mandante", in riferimento proprio ai fatti di Macerata, e quello che ha aperto il corteo: "Chiudere i covi neri. Milano antifascista, antirazzista, meticcia e solidale". Ma proprio una formazione di estrema destra, CasaPound, ha a sua volta organizzato un altro corteo per ricordare le vittime delle foibe, partito alle 18. Ingente il dispiegamento delle forze dell'ordine per evitare disordini.

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