Teatro alla Scala, Barenboim interrompe il concerto per un flash: “Spettatori maleducati”
Lunedì sera, durante l'esecuzione di un'opera di Schubert, il direttore Daniel Barenboim ha interrotto il suo concerto al Teatro alla Scala a causa di una spettatrice fastidiosa. Era appena cominciata, in pianissimo e moderato come da indicazioni, la Sonata in la minore, quando Barenboim, distratto dal flash di un cellulare, si è fermato e irritato si è rivolto verso le prime file del teatro, sulla sinistra: "La prima sera l'ho ricordato scherzando, le altre ho dovuto ripeterlo. Questa volta lo dico seriamente. Io sono qui per fare il mio lavoro al meglio: come posso, se qualcuno scatta fotografie mentre sto suonando? Lo devo dire proprio: chi fotografa durante i concerti è un maleducato". Il pubblico, sconcertato, si ferma, ci pensa, e poi risponde alle parole del direttore con degli applausi, in segno di appoggio. Terminata la predica, Barenboim si rigira e torna alla sua postazione, al centro del palcoscenico, per poi ricominciare il concerto in modo preciso e puntiglioso, come se non fosse successo nulla.
Un episodio che fa riflettere, soprattutto dopo le parole del sovrintendente Alexander Pereira. Dopo aver proposto di posticipare l'inizio degli spettacoli di cinque minuti, il nuovo sovrintendente era stato contestato dagli affezionati spettatori del Teatro con un applauso provocatorio di cinque minuti alla recita del Fidelio dello scorso martedì, esattamente dalle 20 alle 20.05. Pereira è quindi ritornato sulla sua decisione, ripensandoci e ritirandola, anche se ha chiesto la collaborazione degli spettatori perché tengano un comportamento più educato e corretto. Troppi i suoni dei telefonini, troppo il chiacchiericcio fastidioso, troppe le luci: insomma, troppa la maleducazione. Adesso si aggiunge questo nuovo episodio: erano anni che alla Scala un concerto non veniva interrotto prima ancora di iniziare, e, soprattutto, seguito da un rimprovero così deciso.