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Tavazzano, spara al cugino per gelosia e lo uccide: in manette una guardia giurata

La polizia di Milano ha fermato nella notte Sebastian Ganci, di professione guardia giurata, accusato di aver ucciso a colpi di pistola il cugino, Amato Di Paola, 29 anni. Il delitto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica Tavazzano, in provincia di Lodi. All’origine dell’omicidio ci sarebbe un litigio per gelosia per una ragazza di 17 anni.
A cura di Simone Gorla
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Un uomo di 29 anni, Amato Di Paola, è stato ucciso nella notte a Tavazzano, in provincia di Lodi, a colpi di pistola. La polizia ha fermato a Milano il cugino della vittima, Sebastian Ganci, di professione guardia giurata.

Spara al cugino per gelosia: arrestata una guardia giurata

Ganci è stato trovato dalle volanti della polizia nel capoluogo lombardo dopo che sua sorella aveva chiamato il 112 spiegando che il presunto killer aveva fatto "una cazzata". Stando alle prime informazioni, all'origine del delitto ci sarebbe la gelosia. L'omicidio sarebbe avvenuto attorno alle 6 di questa mattina nell'abitazione di Ganci, al culmine di una violenta lite. La vittima, originaria di Cerignola (Foggia) aveva una relazione con una ragazza romena di 17 anni. Sia Di Paola che la minorenne erano ospiti da qualche giorno a casa della guardia giurata.

Tavazzano, lite per una 17enne: vigilantes uccide il cugino

Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, al termine della discussione scoppiata nella notte il vigilantes, 40 anni, avrebbe impugnato la sua pistola e ucciso il cugino con diversi colpi. Poi sarebbe fuggito a bordo della sua auto portando con sé la giovane, terrorizzata, che ha poi chiesto di essere lasciata nella stazione di servizio di Somaglia da dove ha dato l'allarme.

La sorella di Ganci, dopo aver saputo da lui della tragedia, ha poi avvisato la polizia e chiamato il 118 per soccorrere il cugino, che era già deceduto nell'appartamento a Tavazzano. Sulla vicenda sono in corso le indagini di carabinieri e polizia, coordinati dalla Procura di Lodi.

Spara al vicino di casa dopo una lite: in manette 67enne

A Travedona Monate, in provincia di Varese, una banale lite tra vicini di casa, questa volta è finita con il ferimento a colpi d'arma da fuoco di un uomo di 64 anni e l'arresto del dirimpettaio, di 67 anni, con l'accusa di tentato omicidio. Il diverbio sarebbe sorto da una discussione per un parcheggio. In breve è degenerato fino al punto in cui il 67enne ha estratto la pistola e ha fatto fuoco. Diversi gli spari uditi dai testimoni: uno avrebbe raggiunto il lunotto dell'auto della vittima, altri due colpi hanno raggiunto la vittima al braccio e al fianco.

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