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Tassista abusivo accusato di stupro: dopo l’interrogatorio rimane in carcere

Il tassista abusivo accusato di aver violentato una ragazza di 20 anni all’uscita di una discoteca mentre la riaccompagnava a casa, ha deciso di non rispondere alle domande del giudice durante l’interrogatorio di garanzia. Per il 61enne  Ahmed Elshebbiny Ahmed Nabawy è stata confermata la custodia cautelare in carcere.
A cura di Valerio Renzi
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Non ha risposto agli inquirenti Ahmed Elshebbiny Ahmed Nabawy, il tassista abusivo di 61 anni di nazionalità egiziana, accusato di aver violentato lo scorso 16 giugno una ragazza di 20 anni. La giovane era salita sull'auto dell'uomo dopo una serata passata nella discoteca ‘Old Fashion' di Milano – alla ribalta nelle cronache per l'accoltellamento di Niccolò Bettarini – ed è finita in un incubo.

Ascoltato nel carcere di San Vittore dove è detenuto dal 18 luglio, quando è stato arrestato e la vicenda è diventata pubblica, l'uomo ha deciso di rimanere in silenzio di fronte alle domande del giudice durante l'interrogatorio di garanzia. Quasi scontata così è arrivata la conferma della custodia cautelare in carcere.

Da quanto appurato nelle scorse settimane la giovane già aveva chiamato l'uomo più di una volta per essere riaccompagnata a casa dopo una nottata in discoteca. Quella notte però il 61enne, vedendo particolarmente vulnerabile la sua passeggera che aveva bevuto qualche bicchiere di troppo (e proprio per stare sicura aveva scelto di tornare a casa in taxi), si è recato in un parcheggio e ha abusato di lei per scaricarla poi sotto la sua abitazione. Il mattino dopo la ragazza si è recata dai carabinieri denunciando cosa gli fosse accaduto

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