67 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Tassa rifiuti (Tari) gonfiata a Milano, ecco come ottenere il rimborso dal Comune

Anche Milano rientra tra i Comuni italiani che tra il 2014 e il 2017, per un errore di calcolo, hanno riscosso una tassa rifiuti (Tari) gonfiata da alcuni cittadini. Se si rientra tra coloro che hanno pagato più del dovuto si può chiedere il rimborso attraverso una procedura semplificata: ecco come fare.
A cura di Redazione Milano
67 CONDIVISIONI
Immagine

Anche Milano rientra tra quei comuni italiani che, tra il 2014 e il 2017, avrebbero "gonfiato" la tassa sui rifiuti, la Tari, che dal 2014 ha sostituito la Tares. La vicenda era emersa alla fine dello scorso anno: alcune amministrazioni avevano chiesto ai cittadini di pagare la parte variabile della Tari (legata al numero delle persone che compongono il nucleo familiare) sia sull'abitazione principale, come previsto dalla legge, sia sulle pertinenze (cantine o box). In tale maniera gli importi pagati dai cittadini alle amministrazioni locali sono risultati gonfiati. Dopo l'ammissione dell'errore, il sindaco Beppe Sala aveva fin da subito annunciato che il Comune avrebbe risarcito i cittadini che avevano pagato di più. E negli scorsi giorni Palazzo Marino ha inviato una nota per comunicare le modalità del rimborso.

Come chiedere il rimborso delle somme in eccesso versate per la Tari

Palazzo Marino ha semplificato le procedure: non è più necessario procedere al calcolo dell’importo pagato in eccesso, ma basterà indicare soltanto la pertinenza in oggetto. Le richieste di rimborso devono essere presentate entro cinque anni dalla data del pagamento e valgono per i versamenti effettuati tra gli anni 2014 e 2017. I cittadini che hanno pagato di più (per capirlo bisogna controllare se la parte variabile della tassa, che si trova nella pagina relativa al dettaglio delle somme sull’avviso di pagamento, è stata applicata più volte, anche alle pertinenze dell'abitazione) devono scaricare e compilare il modulo che si trova sul sito www.comune.milano.it e allegare la documentazione attestante il vincolo di pertinenzialità delle autorimesse indicate, la copia dei pagamenti effettuati e un documento di identità. Tutti i moduli possono poi essere inviati via Pec all’indirizzo rimborsotaribox@pec.comune.milano.it oppure via mail ordinaria all'indirizzo rimborsotaribox@comune.milano.it, indicando come oggetto delle mail della comunicazione “Istanza rimborso TARI box” e il proprio codice fiscale. La richiesta di rimborso può essere inviata anche con raccomandata a/r all’indirizzo Comune di Milano – Area Finanze e Oneri Tributari via S. Pellico, 16 – 20121 Milano, oppure consegnata a mano al Protocollo dell’Area Finanze e Oneri Tributari, in via Silvio Pellico 16 (orari: dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13) o al Protocollo Generale in via Larga 12 (orari: dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 15.30). L'assessore al Bilancio Roberto Tasca ha spiegato: "La semplificazione del modulo si è resa necessaria per facilitare la vita ai cittadini e velocizzare le pratiche. Abbiamo apportato questa modifica nonostante una circolare del Mef indichi che nell’istanza del rimborso debba essere riportato l’importo versato e quello di cui si chiede il rimborso. Questo passaggio complicava inutilmente la vita ai contribuenti".

67 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views