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Tangenti sanità, Rizzi all’interrogatorio: “Sono politicamente spacciato”

“Ha reso una lunga dichiarazione e chiarito la sua posizione. È razionale, stanco e mi ha chiesto della compagna e dei congiunti”, fa sapere il legale di Luigi Rizzi, il consigliere leghista in carcere con l’accusa di associazione a delinquere e corruzione.
A cura di Enrico Tata
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"Politicamente spacciato, finito". Ne è consapevole Fabio Rizzi il leghista arrestato e accusato di aver intascato tangenti che ha deciso di rispondere oggi pomeriggio alle domande del gip di Monza, Rosaria Pastore. Secondo il suo avvocato, Monica Alberti, Rizzi, rinchiuso al carcere San Quirico di Monza, ha deciso di fare una "lunga dichiarazione". Il consigliere regionale leghista, riporta il legale, "ha chiarito tutto ciò che riguarda l'impianto accusatorio. Rizzi non ha fatto nessun tipo di ammissione, ma ha fornito la sua versione dei fatti. È razionale, stanco e mi ha chiesto della compagna e dei congiunti". Rizzi, che rivestiva il ruolo di presidente della Commissione Sanità in Consiglio regionale, deve rispondere delle accuse di associazione a delinquere e corruzione.

"Un colloquio esaustivo ma nessuna ammissione", è invece quanto emerge, secondo l'avvocato Roberto Losengo, dall'interrogatorio del braccio destro di Rizzi, Mario Longo. "Attendo di ricevere e valutare tutta la documentazione per preparare una memoria ed eventualmente pensare alla richiesta dei domiciliari", ha dichiarato ancora il suo avvocato.

Intanto a Roma si stava svolgendo l'incontro tra il presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, e il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. "Abbiamo parlato delle ultime vicende e di quello che abbiamo intenzione di fare, cioè prendere una serie di iniziative per fare tutte le verifiche necessarie per capire come evitare che succeda di nuovo quello che è successo: voglio massima trasparenza negli appalti. Abbiamo parlato anche della possibilità di una collaborazione con l’Autorità sul piano preventivo", ha detto il governatore leghista all'uscita dell'incontro. "Ci sono questioni da approfondire, – ha spiegato – ma c’è la disponibilità e io sono molto interessato, ovviamente, a una forte collaborazione, perché non ho altro interesse che quello di garantire la massima trasparenza negli appalti. Ci sono idee che abbiamo condiviso che però meritano un approfondimento".

Maroni: "Su di lui prove schiaccianti"

"Ho letto gli atti e mi pare ci siano delle prove schiaccianti. Ci sono dei magistrati politicizzati, in questo caso mi pare di poter dire che hanno fatto egregiamente il loro lavoro", ha detto Roberto Maroni in un'intervista rilasciata alla trasmissione Virus condotta da Nicola Porro su Rai 2. "O dimostra la sua innocenza o se ne deve andare. Perché chi commette un errore così grave non può più fare politica. Men che meno rappresentare i cittadini nelle istituzioni", ha aggiunto il presidente della Regione Lombardia.

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