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Tangenti sanità, il pm: “Il dg Lucchina obbediva al piano criminoso di Formigoni”

Nuova udienza del processo all’ex governatore lombardo Roberto Formigoni, accusato di associazione a delinquere e corruzione per presunti stanziamenti “di favore” alla Fondazione Maugeri e al San Raffaele di Milano. Il pm Pedio ha puntato il dito contro l’ex dg della Sanità Carlo Lucchina: “Eseguiva gli ordini di Formigoni aderendo al piano criminoso”. Le richieste di condanna il prossimo 15 aprile.
A cura di Francesco Loiacono
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Seconda giornata di requisitoria nel processo che vede imputato a Milano l'ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni, accusato di associazione a delinquere e corruzione per presunti stanziamenti di favore elargiti dal Pirellone alla Fondazione Maugeri e all'ospedale San Raffaele. Il pubblico ministero Laura Pedio ha puntato il dito sul ruolo dell'ex direttore generale della Sanità lombarda Carlo Lucchina (a sua volta imputato nel procedimento assieme ad altre otto persone). Secondo il pm, Lucchina "batteva i tacchi di fronte a Roberto Formigoni, assecondava le sue richieste ed eseguiva i suoi ordini aderendo in questo modo al piano criminoso".

Il 15 aprile attese le richieste di condanna per Formigoni e gli altri imputati

Nell'ufficio del direttore generale, che gestiva un budget che "vale ben 17 miliardi", il faccendiere Pierangelo Daccò, già in carcere per il crac San Raffaele e imputato anche in questo processo, era in pratica di casa: tra i due ci sarebbero stati "ben 270 incontri e nessun altro ente venne mai ricevuto con questa frequenza da Lucchina". A fissare gli incontri tra Lucchina e Daccò, che secondo l'impianto accusatorio della procura di Milano era il "collettore delle tangenti" pagate dalla Maugeri e dal San Raffaele al governatore Formigoni – un totale di oltre 8 milioni di utilità, secondo l'accusa -, era la segreteria del presidente Formigoni. Adesso si attendono le richieste di condanna da parte dell'accusa nei confronti degli imputati: potrebbero arrivare già nel corso della prossima udienza, fissata per il 15 aprile.

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