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Tangenti nella Sanità: la procura di Cremona chiede il processo per Formigoni

La procura della Repubblica di Cremona ha chiesto il processo per l’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni. L’ex Celeste è accusato di corruzione e turbativa d’asta. L’ex senatore ha già sulle spalle una condanna in primo grado a sei anni, sempre per corruzione, per la vicenda della Fondazione Maugeri.
A cura di Francesco Loiacono
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Corruzione e turbativa d'asta. Queste le accuse da cui l'ex governatore della Regione Lombardia ed ex senatore Roberto Formigoni potrebbe doversi difendere in un'aula di tribunale a Cremona. La locale procura della Repubblica ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per l'ex Celeste assieme all'ex sottosegretario alla presidenza della Regione Paolo Alli e all'ex direttore generale della sanità lombarda Carlo Lucchina. L'ex direttore generale dell'ospedale di Cremona, Simona Mariani, alla guida della struttura fino al 2015, per la stessa vicenda che vede coinvolti gli altri indagati ha scelto di farsi processare con rito immediato, evitando così l'udienza preliminare e anticipando il dibattimento. La data del processo a Mariani, anche lei accusata di corruzione e turbativa d'asta, non è ancora stata fissata.

La vicenda giudiziaria

La vicenda che vede nuovamente coinvolto Formigoni, che ha già alle spalle una condanna in primo grado a sei anni per lo scandalo legato alla Fondazione Maugeri di Pavia (anche in quel caso per corruzione), risale al biennio 2011-2012: Formigoni avrebbe ottenuto da Massimo Guarischi (condannato in via definitiva a cinque anni) utilità per oltre 400mila euro in cambio di un trattamento preferenziale all'azienda Hermex Italia dell'imprenditore Giuseppe Lo Presti. L'azienda commercializza un apparecchio diagnostico in ambito oncologico, l'acceleratore "Vero", che sarebbe stato acquistato dall'ospedale di Cremona attraverso una "procedura negoziata senza bando di gara e con invito alla sola Hermex", a un costo superiore di quello pagato dall'ospedale di Como per lo stesso macchinario. Considerando la città in cui sarebbero avvenuti i fatti, il caso era passato dalla procura di Milano a quella di Cremona per competenza territoriale.

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