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Tangenti e appalti truccati all’Atm: 13 arresti a Milano, in manette anche due dirigenti

Terremoto in Atm, l’azienda dei trasporti pubblici milanesi. Tredici persone, tra cui due dirigenti dell’azienda, sono state arrestate questa mattina con le accuse a vario titolo di turbativa d’asta e corruzione. Al centro dell’inchiesta della procura di Milano presunte tangenti per “truccare” alcuni appalti di forniture per l’azienda di trasporti.
A cura di Francesco Loiacono
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Tredici persone sono state arrestate nella mattinata di oggi, martedì 23 giugno, con le accuse a vario titolo di turbativa d'asta e corruzione. Tra le persone finite in manette (una è invece ai domiciliari) anche due dirigenti di Atm, l'azienda dei trasporti del Comune di Milano. Al centro dell'inchiesta coordinata dal pubblico ministero Giovanni Polizzi e dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli una vicenda di presunte tangenti per "truccare" alcuni appalti di forniture per l'azienda di trasporti milanese.

Figura centrale dell'inchiesta, come riporta Luigi Ferrarella sul "Corriere della sera", il responsabile dell’Unità amministrativa tecnica complessa sugli impianti di segnalamento e automazione delle metro 1,2,3 e 5, Paolo Bellini. Al manager, accusato anche di associazione a delinquere, sono contestate dagli inquirenti circa 125mila euro di tangenti, soldi che avrebbe incassato tra ottobre 2018 e luglio 2019. Bellini, inoltre, secondo gli inquirenti oltre alle tangenti in denaro per "truccare" gli appalti puntava a ottenere dalle ditte fornitrici subappalti per una società di cui era amministratore di fatto.

Almeno 8 gli appalti aggiustati

Gli arresti sono stati eseguiti dalla guardia di finanza per ordine del giudice per le indagini preliminari Lorenza Pasquinelli, Sono almeno 8 gli appalti che sarebbero stati "aggiustati" dietro il pagamento o la promessa di tangenti: tra questi anche un appalto per i sistemi di segnalazione automatica sulla linea 2, la verde. Gli arrestati, oltre ai due manager di Atm, sono dirigenti delle imprese fornitrici: alcune società, tra cui Siemens Mobility, Alstom Ferroviaria, Ceit e Engineering Informatica, risultano indagate in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti. Oltre agli arresti, sono in corso perquisizioni all'interno di Atm e altre aziende.

Sala: Disonestà sconfortante, mette a repentaglio il lavoro di tutti

"È sconfortante scoprire che mentre tutti si impegnano e lavorano per il bene della comunità, qualche disonesto mette a repentaglio il lavoro fatto da una intera azienda", ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "Atm è un’eccellenza milanese e il suo lavoro non deve e non sarà infangato dalle malefatte di pochi. Ovviamente mi aspetto provvedimenti immediati da parte dell’azienda nei confronti di chi è stato coinvolto nei procedimenti giudiziari e una seria verifica dei processi aziendali".

Atm: Estranei ai fatti, collaboriamo con gli inquirenti

Atm con una nota ha comunicato di aver "sin da subito prestato la propria fattiva collaborazione alle Autorità inquirenti anche al fine di determinare al più presto gli elementi relativi alle responsabilità dei soggetti indagati e assumere tutti i conseguenti provvedimenti a riguardo". L’azienda si dichiara "del tutto estranea ai fatti contestati, attribuiti ai singoli soggetti che, a quanto si apprende, avrebbero agito autonomamente in violazione del Codice Etico di Atm ancor prima che in violazione delle norme di legge". Di conseguenza, Atm "ha già dato incarico ai propri legali al fine di tutelare l’azienda in tutte le sedi opportune".

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