Svastica sulla targa dedicata a Fausto e Iaio, i due ragazzi del Leoncavallo uccisi a Milano
La targa dedicata a Fausto Tinelli e Lorenzo "Iaio" Iannucci, i due ragazzi di soli 18 anni assassinati a Milano nel 1978, è stata vandalizzata a pochi giorni dal quarantennale del duplice omicidio, rivendicato da estremisti di destra ma i cui responsabili non sono mai stati arrestati. Ne ha dato notizia la pagina Facebook de "I sentinelli di Milano": "Questa notte qualcuno ha pensato di sfregiare la targa posta sul luogo dell'assassinio", spiegano i "Sentinelli". La targa, posizionata nella via in cui avvenne l'omicidio, via Mancinelli, riporta la seguente scritta: "Ai compagni Iaio Jannucci e Fausto Tinelli, qui assassinati dai fascisti". I vandali entrati in azione nella notte hanno cancellato la parola "fascisti", aggiungendo a pennarello un insulto rivolto ai due ragazzi uccisi, una svastica, una croce celtica e la scritta "Militia", che sembrerebbe rimandare all'omonimo movimento neofascista romano con a capo Maurizio Boccacci.
Il presidente dell'Anpi di Milano, Roberto Cenati, ha subito condannato l'episodio: "L'ignobile e odioso episodio si è verificato proprio a ridosso della ricorrenza del quarantesimo anniversario dell'uccisione dei due giovani da parte dei neofascisti – ha scritto l'Anpi in una nota – Non è più tollerabile che provocazioni di questa gravità possano ripetersi con frequenza così intensa nella nostra città e nel nostro Paese liberatosi 73 anni fa dall'oppressione nazifascista. Chiediamo alle pubbliche autorità di intervenire con fermezza e di individuare i responsabili di queste provocatorie azioni che si contrappongono ai principi sanciti dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e alle leggi Scelba e Mancino.
L'omicidio di Fausto e Iaio
Fausto e Iaio vennero uccisi con otto colpi di pistola il 18 marzo del 1978. I due, entrambi militanti del centro sociale Leoncavallo che all'epoca si trovava nell'omonima via di Milano, stavano conducendo delle approfondite indagini sul traffico e lo spaccio di eroina e cocaina nei loro quartieri (Casoretto, Lambrate e Città studi), gestito dalla malavita e da ambienti dell'estrema destra milanese di quegli anni. Le indagini ufficiali non hanno mai individuato mandanti ed esecutori materiali del duplice omicidio, che venne rivendicato da diverse sigle dell'estremismo nero. Nel 2012 l'allora sindaco di Milano Giuliano Pisapia dedicò i giardini di piazza Durante, vicino al luogo del duplice omicidio, alla memoria dei due ragazzi uccisi.