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Sulle orme di Renzo e Lucia tra Milano, Monza e Lecco

Viaggio sulle orme di manzoniana memoria dal capoluogo meneghino passando per Monza e Lecco, in quei luoghi dove sono state ambientate le vicende degli sposi più celebri della letteratura italiana, ripercorrendoli oggi per vedere quanto sono cambiati con uno sguardo al passato e uno al presente.
A cura di Arianna Esposito
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La statua dedicata a "don Lisander", Alessandro Manzoni, in piazzetta San Fedele a Milano
La statua dedicata a "don Lisander", Alessandro Manzoni, in piazzetta San Fedele a Milano

Dal paesino su "quel ramo del lago di Como" alla vita di città, a quella Milano che rappresenta l'ingresso in un mondo adulto, in una realtà che lo spaventa e al contempo lo attrae. Stiamo parlando, di Renzo Tramaglino, il protagonista de "I Promessi Sposi" del Manzoni che vive il suo ingresso nel capoluogo meneghino come in una dimensione fiabesca. È l'11 novembre 1628 e Renzo, in occasione del tumulto per il pane dell'11 novembre 1628, si reca in città. E quella Milano a cui il Manzoni dedica molte pagine nel descriverla, è mostrata come una grande città caotica e tumultuosa, malsana, dominata da una folla disordinata e violenta che si contrappone alla pacifica e quieta popolazione contadina dei piccoli centri della provincia. Ancora nel capolavoro del Manzoni, non mancano riferimenti a Monza e alla sua celebre monaca piuttosto che a Lecco, dove si trova la famosa chiesa di Don Abbondio. Ma come appaiono oggi quei luoghi? Quanto sono cambiati? Ecco un viaggio tra storia e letteratura, alla scoperta dei luoghi dei Promessi Sposi.

Milano

Il Lazzaretto

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Fu realizzato nel XV secolo fuori da Porta Orientale (l'attuale Porta Venezia), per far fronte alla crescente emergenza sanitaria dovuta al diffondersi della peste in città. Del famoso Lazzaretto citato nei "Promessi Sposi" che prende il nome dal suo costruttore Lazzaro Palazzi e costeggiato da Renzo nel romanzo, oggi rimane solo la chiesa di San Carlo al Lazzaretto e pochi resti in fondo a via San Gregorio, al numero 5, dove si trova la chiesa russa ortodossa di San Nicola.

Via Borghetto

Da qui Renzo fa ufficialmente il suo ingresso in città. I due Bastioni di Porta Venezia, che Renzo conosceva come Porta Orientale, che oggi corrisponde a Piazza Oberdan. All’epoca, infatti, i due attuali caselli del dazio di Porta Venezia, costruiti verso il 1829, non esistevano. La Porta attraversata da Renzo consiste in due pilastri coperti da una tettoia, con a fianco una piccola costruzione con il presidio delle guardie, che lo lasciano entrare senza fermarlo.

Piazza dei Mercanti

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Qui c'era il mercato del pesce, assieme alle carceri della Malastalla, il palazzo dei Giureconsulti con la statua di Filippo II, oggi sostituita da quella di Sant'Ambrogio. Parliamo dell'attuale Piazza Mercanti per cui Renzo passa nel suo tragitto, tra i luoghi più antichi di Milano, anche più del Duomo. Questo luogo rappresenta uno di quei posti in cui l'atmosfera del passato è ancora percepibile, dove svetta il Palazzo della Ragione, il Palazzo dei Giureconsulti e la Statua di Sant'Ambrogio.

Monza

Chiesa di San Maurizio 

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Stiamo parlando del famoso convento della Monaca di Monza. L'attuale costruzione sorge sull'antico monastero di Santa Margherita fondato dagli Umiliati nel XIII secolo. Nel tempo la chiesa è stata ristrutturata più volte, sconsacrata e il monastero venne soppresso; dal 1881 appartiene al Duomo di Monza, che vi riprende il culto e gli da l'attuale nome di San Maurizio.

Lecco

La cappella di Don Abbondio

E' qui che  doveva essere celebrato il matrimonio tra Renzo e Lucia, nel quartiere Olate di Lecco, che corrisponde all'attuale chiesa dei Santi Vitale e Valeria. La chiesa risale al Quattrocento, ma di questa prima costruzione rimane solo il campanile; la navata fu rimaneggiata nel 1765 e allungata nel 1934, anno in cui fu ripristinata la facciata in stile "barocchetto".

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