“Sua figlia è in arresto, servono soldi”: 96enne si insospettisce e fa arrestare i truffatori

La truffa è sempre la solita. Così come sono sempre gli stessi a subirla: anziani, spesso soli, che ricevono telefonate su parenti coinvolti in incidenti o altri eventi spiacevoli con la contestuale richiesta di denaro per aiutarli. È andata così anche lo scorso 5 maggio, quando due truffatori di 43 e 58 anni originari della Campania ma "in trasferta" nel Milanese, hanno provato a raggirare una donna di 96 anni di Brescia, Ernesta Menapace. Uno dei due, spacciandosi per avvocato, ha chiamato l'anziana dicendole che sua figlia – 70enne – era stata coinvolta in un brutto incidente stradale ed era trattenuta dai carabinieri in caserma. Per ottenere la libertà della figlia, l'anziana avrebbe dovuto consegnare urgentemente soldi e gioielli a un incaricato.
La 96enne ha consegnato soldi e gioielli: poi si è insospettita
E l'incaricato, complice del primo truffatore, si è subito presentato alla porta di casa dell'anziana. La quale, spaventata per le sorti della figlia, non ha esitato a consegnare all'uomo 500 euro in contanti e altri gioielli custoditi in casa. Poi, però, la nonnina si è insospettita: è bastata una telefonata al cellulare della figlia per scoprire l'inganno e avvertire subito i carabinieri. I militari erano in realtà già sulle tracce dei due truffatori, noti per episodi simili e quindi sotto osservazione. I carabinieri conoscevano già l'albergo dove alloggiavano i due e la loro auto: l'hanno seguita fino ad arrivare a un Compro oro di San Donato Milanese, dove i due hanno provato a rivendere i gioielli della 96enne. Per loro sono però scattate le manette. Curiosità: alla conferenza stampa dei carabinieri ha voluto partecipare anche la signora Ernesta, desiderosa di congratularsi con i militari.