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Stupratore con problemi psichiatrici evade dal carcere in Svizzera: bloccato in stazione a Milano

Un uomo di 33 anni è stato fermato a Milano dalla polizia di Stato, nei pressi della stazione Centrale. Era evaso da un carcere in Svizzera, dove era stato arrestato per stupro e incendio doloso. Le autorità elvetiche avevano informato le polizie degli altri Stati della pericolosità del 33enne, che soffre di gravi problemi psichiatrici. L’uomo è stato rintracciato grazie a un’utenza telefonica e bloccato: adesso si trova in carcere a San Vittore.
A cura di Francesco Loiacono
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Immagine di repertorio
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Era evaso da un carcere in Svizzera, dove era stato arrestato per stupro e incendio doloso, e aveva fatto perdere le sue tracce. Il protagonista della vicenda, un uomo di 33 anni incensurato di nazionalità tunisina, era ricercato con attenzione dalle autorità elvetiche che avevano avvertito anche lo Scip (il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) della sua pericolosità e del rischio che potesse stuprare ancora, anche per via dei gravi problemi psichiatrici di cui soffre. L'uomo era fuggito in Italia, e per la precisione a Milano, dove proprio grazie alla collaborazione dello Scip è stato individuato e fermato dalla polizia di Stato.

L'uomo è ora in carcere a San Vittore

La vicenda si è conclusa alcuni giorni fa nei pressi della stazione Centrale, dove l'uomo è stato rintracciato grazie alla scheda sim di un cellulare che aveva attivato non appena arrivato in Italia e aveva utilizzato per contattare la madre in Tunisia. Dopo che lo Scip aveva avvertito della possibile presenza del ricercato in Italia, la squadra mobile di Milano aveva infatti chiesto al sostituto procuratore Monia Di Marco di poter procedere con le attività tecniche per la localizzazione dell'utenza telefonica a lui intestata. Il 33enne si era nel frattempo disfatto del telefonino, vendendolo per ricavare qualche soldo con cui andare avanti, ma era ancora in possesso della scheda telefonica. I poliziotti, coordinati dalla procura della Repubblica di Milano, lo hanno fermato e accompagnato negli uffici della questura di via Fatebenefratelli. Qui gli hanno preso le impronte digitali e hanno proceduto alla sua identificazione, giungendo così alla certezza che si trattasse proprio dell'evaso. Adesso l'uomo si trova in carcere, a San Vittore, a disposizione dell'autorità giudiziaria e in attesa della sua estradizione in Svizzera.

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