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Studenti protestano contro il numero chiuso nelle facoltà umanistiche, caos alla Statale

Oggi un gruppo di ragazzi ha occupato il senato accademico dell’università milanese mentre era in corso una riunione sull’introduzione del numero chiuso. La seduta è stata sospesa dal rettore Gianluca Vago.
A cura di Enrico Tata
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No al numero chiuso nei corsi di laurea delle facoltà umanistiche. Secondo gli "Studenti Indipendenti" dell'Università Statale di Milano i corsi di Filosofia, Lettere, Storia, Beni Culturali e in generale tutti i dipartimenti non scientifici devono rimanere aperti a tutti, senza alcun test d'ingresso. Per portare avanti questa posizione oggi un gruppo di ragazzi ha occupato il senato accademico dell'università milanese mentre era in corso una riunione sull'introduzione del numero chiuso. La seduta è stata sospesa dal rettore Gianluca Vago, che ha rinviato la votazione a data da destinarsi. Gli studenti sono entrati in aula con uno striscione che recitava: "No al numero chiuso, Filosofia facoltà aperta".

Questa la posizione degli "Studenti Indipendenti": "Noi siamo contrari al numero chiuso, non solo perché i test utilizzati per metterlo in atto risultano in ogni caso arbitrari, ma soprattutto perché il numero chiuso è figlio di una logica che considera l’università un’istituzione esclusivamente professionalizzante e, nel caso specifico, di una svalutazione delle discipline umanistiche e di tutte quelle discipline che non sono principalmente finalizzate alla produzione di profitto". Sul gruppo Facebook del movimento c'è una lunga relazione che spiega nel dettaglio la protesta.

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