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Striscione rimosso a Brembate, prefetto di Bergamo: “Richiesta in linea con i normali interventi”

Per il prefetto di Bergamo, Elisabetta Margiacchi, la richiesta della Questura ai vigili del fuoco di rimuovere uno striscione di protesta contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Brembate era “in linea con la tipologia di interventi di assistenza tecnica normalmente operati a favore di altri Corpi dello Stato”. Lo ha comunicato la Prefettura rispondendo a una lettera del sindaco Usb che chiedeva chiarimenti sull’accaduto.
A cura di Simone Gorla
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L'intervento dei vigili del fuoco a Brembate
L'intervento dei vigili del fuoco a Brembate

Una richiesta "in linea con la tipologia di interventi di assistenza tecnica normalmente operati a favore di altri Corpi dello Stato". Così il prefetto di Bergamo, Elisabetta Margiacchi, rispondendo a una lettera dell'Unione sindacale di base che chiedeva chiarimenti sui fatti accaduti a Brembate  lo scorso 13 maggio, quando i vigili del fuoco intervennero su richiesta della Questura per rimuovere uno striscione con la scritta "Non sei il benvenuto" esposto sulla facciata di una casa in occasione di una visita del ministro dell'Interno Matteo Salvini. Un'azione che ha sollevato dure proteste sia dal mondo politico che da quello sindacale. L'autore dello striscione, sentito da Fanpage.it, ha raccontato di aver voluto solo esprimere il suo dissenso e di avere paura delle conseguenze. Il suo gesto è stato però giudicato diversamente dai funzionari responsabili dell'ordine pubblico, che hanno ritenuto necessario rimuoverlo.

La risposta del prefetto alla protesta dei sindacati

"Nella mattinata del 13 maggio scorso, su richiesta del funzionario della polizia di stato responsabile del servizio di ordine pubblico, personale dei vigili del fuoco ha provveduto a rimuovere uno striscione – lungo circa quattro metri e recante la scritta ‘Non sei il benvenuto' – posto da ignoti sulla facciata di un immobile ubicato a circa 60-70 metri dal caffè Brembate dove era previsto l'arrivo del ministro dell'Interno", ha ricostruito la Prefettura bergamasca nella sua risposta al sindacato Usb. Lo striscione "era collocato tra le finestre al terzo piano di un appartamento disabitato, in una posizione non facilmente raggiungibile" e di conseguenza la sala operativa provinciale dei vigili del fuoco ha ritenuto che la richiesta fosse "in linea con la tipologia di interventi di assistenza tecnica normalmente operati a favore di altri Corpi dello Stato" e per questo è stata accolta.

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