Strage nelle Rsa, registrati 1.600 morti: la procura di Brescia apre un’inchiesta
Da inizio epidemia da Coronavirus, nelle 84 Aziende di tutela della salute della provincia di Brescia, sono morti 1.600 anziani. Per questo motivo la procura di Brescia vuole vederci chiaro e ha aperto un'inchiesta, partendo da 60 esposti, dei quali 30 presentati da associazioni. Le indagini sono coordinate dalla procura e condotte dai Nas e dalla stessa Ats che hanno iniziato a raccogliere documenti. La strage di anziani nelle Rsa a causa del contagio da Coronavirus è oggetto di indagine per i Nas di Brescia anche sul territorio della Bergamasca, dove sono competenti. Ad oggi, riporta Repubblica, non è stata depositata alcuna relazione definitiva ma il lavoro dei militari ha condotto a 19 relazioni preliminari. Al momento, i fascicoli aperti dalla procura risultano contro ignoti e sarebbero già stati avviati diversi interrogatori.
A Bergamo aperta inchiesta contro ignoti per epidemia colposa
In provincia di Bergamo sono almeno 2.000 le morti registrate di ospiti anziani delle Rsa a partire dallo scorso 1 gennaio. Un dato che, se confrontato con lo stesso periodo del 2019, vede un incremento di ben 1.322 decessi in più. L'anno scorso, infatti, nei primi quattro mesi, erano spirate 696 persone. I numeri sono stati resi noti dal procuratore della Repubblica facente funzioni di Bergamo, Maria Cristina Rota, dopo un'indagine aperta a seguito di 13 esposti che riguarda altrettante struttura. Nella Bergamasca, per l'emergenza sanitaria in corso, sono 8 le strutture che hanno ricevuto pazienti affetti da Covid, trasferiti nelle Rsa per alleggerire il peso sugli ospedali. La procura ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti per epidemia colposa e omicidio colposo.