Strage di via Palestro, 25 anni dopo: Milano ricorda le cinque vittime con mostre ed eventi
Il 27 luglio del 1993, alle 23.15, un'autobomba piazzata dalla mafia esplodeva in via Palestro a Milano, davanti alla sede del Pac (Padiglione d'arte contemporanea) uccidendo cinque persone e ferendone altre. A 25 anni dalla strage, una delle tante firmate dalla mafia nel biennio 1992-1993, la città ricorda le cinque vittime – i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l'agente della polizia locale Alessandro Ferrari e Moussafir Driss, un cittadino marocchino che stava dormendo su una panchina vicino al luogo dell'esplosione e fu colpito da un pezzo di lamiera – con una giornata all'insegna delle testimonianze dei sopravvissuti, della musica e di una mostra.
In mattinata, dopo la deposizione delle corone da parte del sindaco Giuseppe Sala e della vicesindaco Anna Scavuzzo, è stata inaugurata la mostra fotografica “La mafia uccide solo d’estate. 25 anni dalla strage di via Palestro". In serata, a partire dalle ore 21, la commemorazione continuerà con letture, musiche e con le testimonianze di persone che quella notte rimasero ferite. Alle ore 23.15, nell’attimo esatto in cui l’auto imbottita di tritolo esplose esattamente davanti al Pac, il suono della sirena inviterà tutti i presenti a un momento di raccoglimento. Per tutta la giornata odierna, fino alle 24, sarà inoltre possibile visitare il Pac con ingresso gratuito. In occasione della deposizione delle corone commemorative il sindaco Beppe Sala ha parlato della vicenda processuale legata alla strage, affermando: "È ancora molto lontana da una conclusione almeno accettabile per Milano. Sono stati individuati gli esecutori materiali, ma i mandanti? È chiara la verità storica, ma ancora in ombra quella sui singoli. Ed è inaccettabile che dopo 25 anni non ci sia ancora piena luce sulla strage di via Palestro. È una sconfitta per una Milano vittoriosa in questo momento".