Strage di piazza Fontana, Sala: “Chiedo scusa alla famiglia Pinelli a nome della città di Milano”
"Il senso di ingiustizia ti rimane dentro e allora, posto che ingiustizia c'è stata, la mia presenza qua oggi ha soprattutto il significato di chiedere scusa e perdono a nome della città per quello che è stato. Credo che sia qualcosa che sentiamo tutti noi profondamente e credo che sia qualcosa che vada fatto. Quindi in primis esprimo la nostra richiesta di perdono alla famiglia Pinelli", così il sindaco di Milano Giuseppe Sala durante la cerimonia di piantumazione dell'albero, una quercia rossa, in memoria di Giuseppe Pinelli, il ferroviere e anarchico morto nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 mentre si trovava in Questura a Milano ingiustamente coinvolto nelle indagini sulla strage di piazza Fontana. L'albero è stato piantato in piazza Segesta, nel quartiere San Siro, vicino alla casa in cui abitò Pinelli. Ai piedi dell'albero è stata apposta una targa importantissima che riconosce ufficialmente Giuseppe Pinelli vittima innocente della Strage di piazza Fontana: "18esima Vittima innocente in seguito alla Strage di piazza Fontana", recita la targa col timbro del comune.
Una quercia rossa in piazza Segesta in ricordo di Giuseppe Pinelli
Alla cerimonia hanno partecipato anche le due figlie di Pino Pinelli, Silvia e Claudia, assente invece la moglie, oggi 91enne, Licia, che non se l'è sentita di presenziare."Questa quercia è simbolo di pace, accoglienza, di vita – ha detto Silvia che ha ringraziato l'amministrazione comunale di Milano per aver donato un albero e una targa alla memoria del padre. Mentre è stato il prefetto di Milano Renato Saccone, anch'egli presente alla cerimonia, a ringraziare le due figlie di Pinelli prima di lasciare nuovamente la parola al sindaco Sala: "Figure come quella Giuseppe Pinelli ci dicono che non è mai tardi per imparare. Anzi forse le donne giuste e gli uomini giusti sono quelli che imparano. Ecco io dalla storia di Milano e dalla storia di Giuseppe Pinelli penso di aver imparato molto – ha continuato nel suo discorso – e facciamo anche una promessa cioè che come Milano continueremo ad essere quello che siamo. Milano sta cercando di lasciare un segno profondo politico e sociale".