Strage di Barcellona, funerali di Bruno Gulotta a Legnano: “Condanna senza se e senza ma”
Grande commozione a Legnano, vicino Milano, per i funerali di Bruno Gulotta, il 35enne rimasto vittima, insieme ad altre 14 persone, dell'attentato terroristico avvenuto a Barcellona lo scorso 17 agosto. L'uomo si trovava in vacanza con la famiglia, la compagna e i due figli piccoli, nella città catalana quando è stato ucciso da un furgone che è piombato a tutta velocità sulla folla che comminava sulla Rambla. La cerimonia si è svolta a partire dalle 14:30 nella Basilica di San Magno, officiata dal vescovo monsignor Franco Agnesi e da don Angelo Cairati, coadiuvati dal decano don Fabio Viscardi: "La prima parola è certamente di condanna, senza se e senza ma di ogni violenza soprattutto della violenza perpetrata in nome di Dio – ha detto don Cairati nell'omelia – Non si può uccidere, tantomeno in nome di Dio. Dobbiamo rieducare i giovani ai valori di libertà, di solidarietà e democrazia. Al di là del credo, ci unisce l'umanità e la nostra umanità non possiamo perderla".
Chiesa gremita per i funerali: presenti il ministro Martina e Maroni
In una Legnano in lutto (le saracinesche dei negozi sono rimaste abbassate per due ore durante i funerali), la Basilica di San Magno era gremita. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, in rappresentanza del Governo Italiano, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l'assessore regionale Massimo Garavaglia, il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo e il consigliere metropolitano Roberto Maviglia. Tante le perone rimaste fuori dalla chiesa, che per l'occasione aveva predisposto anche una diretta streaming della messa.
In prima fila erano presenti, oltre alle autorità, i familiari del 35enne: c'era la compagna Martina, mentre non c'erano i due figli della coppia, Alessandro e Aria, di 6 anni e 7 mesi, sfuggiti assieme alla madre alla furia omicida dei terroristi: "Un folle, un uomo malvagio dalla mente distorta", ha detto dell'attentatore don Cairati. All'uscita del feretro la folla è scoppiata in un lungo applauso, terminato al momento della benedizione. Bruno Gulotta sarà cremato e le sue ceneri saranno conservate nel cimitero di Legnano.
Bruno è morto giovedì 17 agosto nell'attentato a Barcellona
Bruno è morto lo scorso 17 agosto a Barcellona per proteggere i suoi due bambini, Alessandro di 6 anni e Aria di soli 6 mesi. È questo quanto raccontato all'Ansa nei giorni scorsi dal suo datore di lavoro, riportando la testimonianza di sua moglie, Martina, che ha assistito incredula alla scena del van piombato sulla folla sulla Rambla. Ancora sconvolti i suoi colleghi di Tom's Hardware. "Bruno era un punto di riferimento per tutti quelli che lo hanno conosciuto – ha dichiarati il direttore Roberto Buonanno –. Per noi era una colonna portante. Aveva una fame insaziabile di conoscenza ed era un vero smanettone, uno di noi, anche se poi aveva deciso dedicarsi a tempo pieno al marketing e alle vendite, di cui era diventato responsabile. E in quel ruolo non ho mai conosciuto una persona più capace".