Stilista trovata impiccata a Milano: venerdì i funerali, proseguono le indagini
Le indagini sulla morte di Carlotta Benusiglio, la stilista trovata impiccata all'alba di martedì 31 maggio a Milano, proseguono. Gli inquirenti devono chiarire se la 37enne si sia suicidata o se la sua morte sia dovuta ad altro: un suicidio soltanto inscenato, ad esempio, anche se l'ipotesi è molto flebile. Intanto, la famiglia della donna ha reso nota la data del suo funerale: si terrà venerdì 10 giugno, alle 11, presso la sala multifunzione del cimitero di Lambrate.

Ad annunciare la data delle esequie è stata la sorella di Carlotta, Giorgia Benusiglio: "Come sapete lei detestava i funerali per cui sarà un momento per poterla ricordare, per stare tutti insieme e accompagnarla nel suo viaggio verso la libertà dove papà la sta aspettando per riabbracciarla", ha scritto sul suo blog. Giorgia Benusiglio è una scrittrice impegnata da anni nella lotta alle droghe, dopo che a 17 anni rischiò la vita per aver ingerito una mezza pasticca di ecstasy. La morte della sorella Carlotta ha sconvolto la famiglia Benusiglio, che però fin da subito ha messo in dubbio l'ipotesi del suicidio.
Al momento, però, non vi sono evidenze che possano far pensare a un'ipotesi diversa da un gesto volontario. I primi risultati dell'autopsia hanno evidenziato l'assenza di tracce riconducibili ad altre persone sul corpo di Carlotta, anche se si è ancora in attesa dei risultati tossicologici e del Dna per sapere altri particolari che possano aiutare a far luce sulla vicenda. Non ci sono indagati da parte della procura, anche se è aperto un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti, a quanto pare utile solo tecnicamente per il prosieguo delle indagini. Il fidanzato di Carlotta, un uomo da sempre osteggiato dalla famiglia della donna, ha parlato a lungo con gli inquirenti come persona informata dei fatti, ricostruendo la lunga giornata di lunedì 30 maggio, trascorsa assieme alla stilista. Una giornata di eccessi alcolici e di liti rabbiose, a quanto pare le ennesime: Carlotta aveva infatti denunciato in passato l'uomo per maltrattamenti.
La famiglia della stilista attende comunque con compostezza, ma allo stesso tempo determinazione, la fine delle indagini: "Quello che sta a cuore a me e alla mia famiglia è il rispetto della memoria di Carlotta – ha scritto Giorgia in un post del suo blog – che non può prescindere dalla verità sulla sua morte che attendiamo dal lavoro prezioso che gli inquirenti stanno svolgendo".