Stazione Centrale, tre turiste aggredite: arrestati due marocchini
Un'aggressione all'ora di cena, nei dintorni della stazione Centrale di Milano. E un tentativo di violenza sessuale che per fortuna non si è concretizzato. È avvenuto tutto lo scorso martedì, 28 ottobre. Vittime tre turiste asiatiche, che sono state spinte contro un muro da tre uomini, immigrati marocchini, che le hanno poi baciate e palpeggiate. Il gruppetto aveva notato le ragazze vicino alla stazione, e poi le aveva seguite fino all'incrocio tra via Filzi e via Tonale. Lì si è consumata l'aggressione, che però è stata notata da una pattuglia della Polizia locale anche grazie alle urla delle tre turiste. I tre aggressori alla vista degli agenti sono scappati, ma dopo un inseguimento due di loro sono stati bloccati dai vigili, mentre il terzo è riuscito a scappare. Non era la prima aggressione compiuta dal gruppo: i tre avevano già tentato di violentare una donna italiana, ed erano stati visti danneggiare alcune auto in sosta da diversi cittadini.
Arrestati due marocchini
Gli agenti della Polizia locale hanno arrestato con l’accusa di violenza sessuale di gruppo Fatahallah Quardi, 27 anni, e Abdelmajid Baati, 22 anni, entrambi marocchini e disoccupati. Uno dei due è stato bloccato in via Copernico, l’altro pochi metri più avanti. Il terzo complice è invece riuscito a far perdere le sue tracce. I due arrestati, trasportati in caserma, non hanno detto nulla sull'episodio e non hanno voluto avvisare né parenti né il consolato. Dopo l'identificazione, il pubblico ministero ne ha disposto l'arresto nel carcere di San Vittore. Per le tre turiste asiatiche, invece, resterà un grosso spavento oltre al ricordo dell'aggressione subìta. L'episodio di martedì aggiunge un altro tassello alla cattiva fama della stazione Centrale di Milano, spesso considerata terra di nessuno. Da agosto la stazione è al centro dell'attenzione del prefetto di Milano e del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, con l'obiettivo di contrastare il degrado e i fenomeni di microcriminalità che interessano l'area.