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Spaccio in un’area cani a Milano: la droga nascosta nel cappottino dell’animale

I carabinieri hanno arrestato due uomini, entrambi spacciatori, colti mentre completavano una transazione di droga in un’area cani in via Lucerna, a Milano. Uno dei due aveva appena infilato una bustina di cocaina nel cappottino del cane dell’altro, che si è così trovato a essere involontariamente un “corriere” della droga.
A cura di Francesco Loiacono
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Un'area cani del Comune di Milano
Un'area cani del Comune di Milano

Ha assistito, incolpevole, allo scambio di droga tra un pusher e il suo proprietario. E alla fine lo stupefacente, cocaina, se l'è trovato addirittura addosso. L'involontario "corriere" della droga è un cane, un meticcio di taglia media. Per ultimare la transazione tra spacciatori, infatti, i pusher avevano ideato un particolare stratagemma: uno dei due ha nascosto una bustina con diversi grammi di cocaina nel cappottino indossato dal cane dell'altro. Ma la scena non è sfuggita agli occhi dei carabinieri che, da tempo, tenevano d'occhio il particolare luogo che i due avevano scelto per completare la compravendita: un'area cani in via Lucerna a Milano, in zona Inganni.

I protagonisti dell'episodio, avvenuto gli scorsi giorni a Milano, sono due uomini di 49 e 62 anni, il secondo dei quali già noto alle forze dell'ordine. I due si sono incontrati nell'area cani, ma hanno attirato da subito l'attenzione dei militari della compagnia Milano Porta Magenta, che hanno visto che uno dei due non aveva alcun animale al seguito. I due uomini hanno scambiato tra loro qualche parola: poi il 49enne si è accovacciato vicino al cane dell'altro uomo e ha infilato nel cappottino del meticcio una bustina con 35 grammi di cocaina. Infine l'uomo ha consegnato a mano al suo interlocutore un panetto di hashish da 300 grammi. In quel momento sono intervenuti i carabinieri, che hanno arrestato i due uomini. Non si trattava di compravendita tra pusher e cliente, ma di una transazione tra due spacciatori: il 62enne avrebbe infatti probabilmente rivenduto a sua volta gli stupefacenti acquistati. Adesso però il 49enne si trova in carcere a San Vittore, mentre il 62enne ha ottenuto gli arresti domiciliari: resterà in casa con il suo cane, incolpevole testimone dello scambio.

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