Spaccio di droga in via Gola a Milano: tre arresti nel “dark side” dei Navigli
A dirlo non sono solo i residenti, ma anche l'assessore alla Sicurezza di Milano Carmela Rozza: "Via Gola, via Pichi e via Borsi a Milano sono da anni crocevia di spaccio a cielo aperto senza ritegno, aggravato dal degrado dei palazzi che le circondano, dove i cittadini convivono da troppo tempo con la micro criminalità diffusa che incide pesantemente sulla qualità delle loro vita e sulla loro percezione di insicurezza".
E mercoledì pomeriggio in quello che potrebbe essere considerato il "dark side" dei Navigli milanesi è stata portata a termine l'ennesima operazione antidroga, questa volta compiuta dagli uomini della polizia locale. Oltre 40 gli uomini impegnati, sotto la direzione del vicecomandante Paolo Ghirardi e coordinati del comandante Antonio Barbato. Il blitz ha portato all'arresto per spaccio di tre persone: R.F., italiano di 32 anni, M.M., tunisino 47enne trovato privo di documenti e O.E.S., egiziano 48enne regolarmente in Italia.
Nel corso delle operazioni sono state trovate delle dosi di hashish nascoste in alcune fioriere in via Gola, anche grazie all'intervento delle unità cinofile. Successivamente si è passati alla perquisizione delle abitazioni degli arrestati in via Borsi e in via Pichi. Negli appartamenti, tutti occupati abusivamente e di proprietà dell’Aler, sono stati trovati complessivamente 70 grammi di droga tra cocaina, hashish e marijuana, contanti e 1.400 euro in assegni.
"Il risultato dell’operazione è il frutto di settimane di indagini svolte dalla Polizia locale attraverso l’osservazione delle telecamere per individuare orari e luoghi dello spaccio e sopralluoghi per accertare le modalità dello scambio della droga. Solo dopo queste verifiche abbiamo deciso di intervenire con un’attività di controllo e repressione dello spaccio in via Gola", ha affermato il comandante Barbato. Mentre l'assessore Rozza preannuncia nuovi interventi: "Il nostro compito è garantire la sana vivibilità della città e continueremo a intervenire fino a quando non sarà ripristinata la legalità".