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Spacciano davanti alle scuole l’ossicodone, potente droga per i malati terminali

Due cittadini iracheni di 25 e 37 anni sono stati arrestati a Segrate (Milano) per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due spacciavano ossicodone, un potente oppioide usato per la terapia del dolore dai malati terminali. La sostanza veniva utilizzata come stupefacente dai ragazzini, che venivano avvicinati dai pusher anche davanti alle scuole.
A cura di Francesco Loiacono
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L'industria dello sballo non si ferma mai e trova sempre nuovi modi per reclutare adepti. L'ultima frontiera è rappresentata dall'utilizzo improprio di medicinali solitamente usati dai malati terminali per la terapia del dolore. L'hanno scoperta i carabinieri del comando provinciale di Milano, che a Segrate, alle porte del capoluogo lombardo, hanno arrestato due cittadini iracheni accusati di spacciare pasticche di ossicodone a giovanissimi, spesso anche davanti alle scuole.

Cos'è l'ossicodone

L'ossicodone è un potente oppioide dagli effetti simili alla morfina. La sostanza semi-sintetica non si trova in libera vendita. I due pusher arrestati, di 25 e 37 anni, la cedevano a 30-40 euro a compressa. L'ossicodone può diventare un potente stupefacente con effetti più intensi rispetto a quelli dell’eroina e che possono essere ulteriormente amplificati dall'utilizzo in contemporanea di alcol o altre droghe.

Le indagini partite dalle segnalazioni dei genitori

A far partire le indagini condotte dai carabinieri di San Donato Milanese sono state le segnalazioni di alcuni genitori, preoccupati dal ritrovamento, nelle tasche o negli zaini dei propri figli, di alcune pasticche che secondo i ragazzini erano semplici integratori. Da queste segnalazioni sono partiti i servizi di osservazione e controllo, anche in abiti civili, dei militari dell'Arma. I carabinieri hanno monitorato i principali luoghi di ritrovo e aggregazione dei giovani, incluse le scuole e i locali notturni. L’attività ha consentito di verificare che i due cittadini stranieri venivano ripetutamente avvicinati dai ragazzi.

I due sono stati pedinati fino alla propria abitazione, dove è scattato il blitz. All'interno di due casse acustiche portatili, appositamente modificate, i due pusher custodivano oltre duemila pasticche dello stesso tipo di quelle descritte dai genitori, poi rivelatesi essere ossicodone, per un peso di circa 600 grammi. In aggiunta i militari hanno scoperto anche 10 grammi di hashish e 3.600 euro in contanti. I due iracheni, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati portati a San Vittore e restano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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