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Sondrio, pizzoccheri e polenta via dalle mense scolastiche: i genitori protestano

A Sondrio pizzoccheri e polenta sono stati eliminati dal menu delle mense scolastiche: “Cibi poveri e da contadini”. Ma alcuni genitori non ci stanno e chiedono che vengano reinseriti.
A cura di Francesco Loiacono
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La disfida dei pizzoccheri e della polenta. Sembra essere questo il senso di quanto sta avvenendo nelle scuole di Sondrio, in Valtellina, dove i genitori si affrontano da tempo a colpi di raccolta firme e interrogazioni comunali sui cibi da inserire all'interno delle mense scolastiche. Al centro del contendere due piatti tipici della zona, i pizzoccheri – che qualche tempo fa erano finiti al centro di un caso per una ricetta sbagliata nel programma tv di Antonella Clerici, "La prova del cuoco" – e la polenta. Piatti che erano stati esclusi tempo fa dal menù delle mense scolastiche perché, a detta del consigliere comunale Andrea Massera – che fa parte dell'opposizione di centrodestra – alcuni genitori li avevano definiti piatti poveri e da contadini, non adatti alle mense di scuole moderne.

Pizzoccheri e polenta via dalle mense scolastiche

Quando hanno scoperto le motivazioni alla base della decisione sembra che altri genitori si siano ribellati, chiedendo che pizzoccheri e polenti vengano inseriti nuovamente nella lista. Della protesta sembra essersi fatto portavoce il consigliere Massera, che afferma: "Questi cibi della nostra tradizione, adattati in versione leggera alle esigenze di una mensa scolastica riscuotono da sempre un elevato gradimento da parte dei fruitori. Tuttavia – prosegue Massera – Comune e Asl, che annualmente definiscono il menù unico, hanno deciso di eliminarli benché peraltro questi piatti siano tra i più richiesti pure dai turisti, che non sono contadini, nei ristoranti della Valtellina". La disfida culinaria, dunque, prosegue. In attesa della prossima portata.

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