172 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sondrio, insulti razzisti a una madre nigeriana. L’ospedale: “Non abbiamo sentito nulla ma fa male”

Raniero Spaterna, direttore pronto soccorso dell’ospedale di Sondrio, intervistato da Fanpage.it sulla vicenda degli insulti razzisti per le urla della mamma nigeriana che aveva appena perso la sua bambina di cinque mesi: “Non abbiamo sentito nulla, ma fa male. La Consigliera Gugiatti non ha detto niente”.
A cura di Alessia Rabbai
172 CONDIVISIONI
Immagine

"Non abbiamo sentito nulla, ma fa male leggere queste notizie. A parlare Raniero Spaterna, direttore pronto soccorso dell'ospedale di Sondrio, intervistato da Fanpage.it sulla vicenda degli insulti razzisti per le urla della mamma nigeriana che aveva appena perso la sua bambina di cinque mesi. La donna, in preda alla disperazione, è stata chiamata "Scimmia" da alcuni presenti. "Nella sala d'attesa c'erano più di dieci pazienti – spiega il direttore del pronto soccorso – l'infermiera del Triage è uscita a segnalare il fatto che visto che stavamo gestendo una criticità e che i tempi della visita si sarebbero allungati, ma anche in questa circostanza l'infermiera non ha percepito nulla in relazione a insulti o manifestazioni di tipo razzista, anzi, le persone erano tutte molto comprensive sul fatto che fosse una situazione critica ed erano ben tolleranti". Francesca Gugiatti, la consigliera comunale del centrosinistra che ha assistito all'episodio e che lo ha denunciato attraverso i social network, ha ricevuto decine di insulti. "Anche lei era al pronto soccorso per la visita, non ha detto nulla dell'episodio neanche mentre la stavamo visitando" conclude Spaterna.

Insulti a Francesca Gugiatti

"Non sono una mitomane, nemmeno una bugiarda. Al momento sono solo spaventata" ha detto a Fanpage.it la consigliera comunale di Sondrio che ha denunciato gli insulti razzisti. "Mi stanno facendo passare per quello che non sono e mi vergogno profondamente per loro. Non è giusto, invece di condannare ciò che ho riportato, si pensa solo a screditare una ragazza, perché è questo ciò che sono, una ragazza. E questa cosa mi fa davvero male – continua la ragazza – qualcuno addirittura mi ha augurato di subire ciò che ha subito quella donna: credo sia la cosa peggiore di tutte. Per fortuna ho ricevuto anche tanti altri messaggi di solidarietà che mi hanno dato profonda speranza".

172 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views