Soldi nascosti nel controffitto, Fabrizio Corona assolto definitivamente
È stato assolto definitivamente Fabrizio Corona dall'accusa di intestazione fittizia di beni per la vicenda dei 2,6 milioni di euro trovati in parte in un controsoffitto dell'abitazione della sua collaboratrice e in parte in una banca in Austria, vicenda per la quale era tornato in carcere nell'ottobre del 2016. La Procura generale, infatti, ha deciso di non presentare ricorso in Cassazione: per la pesante imputazione l'ex re dei paparazzi era stato già assolto in primo grado e in appello, mentre nello stesso processo a Milano è stato condannato in secondo grado a 6 mesi, pena ridotta rispetto a un anno in primo grado, per illecito fiscale. Nelle motivazioni della sentenza della Corte d'Appello depositate ha confermato che quei contanti non potevano essere ritenuti un'intestazione fittizia di beni visto che erano stati trovati in un'abitazione privata, e che altro non erano che i "proventi in nero delle attività lavorative" dell'ex agente fotografico che non voleva che quei soldi venissero rubati.
Fabrizio Corona è tornato in carcere lo scorso marzo
Fabrizio Corona si trova in carcere dallo scorso marzo, a causa della violazione dell'affidamento terapeutico che aveva ottenuto per curarsi dalla dipendenza dalla cocaina, così come deciso dal tribunale di Sorveglianza di Milano. I legali Andrea Marini e Antonella Minieri avevano chiesto per il loro assistito un affidamento terapeutico con una serie di restrizioni maggiori, compreso l'obbligo di frequentare la comunità di recupero almeno tre volte a settimana, richiesta che però non è stata accolta. A questo punto l'ex re dei paparazzi potrebbe tornare in libertà non prima dell'estate 2022 (ipotizzando uno sconto sulla pena per buona condotta).