Sognava le sfilate: modella svedese segregata e violentata per mesi
Aveva partecipato a Miss Universo, e con la sua bellezza sognava di sfondare nel mondo della moda milanese per intraprendere una carriera come top model. Ma per una 22enne svedese il viaggio a Milano si è rivelato un vero e proprio incubo: è rimasta segregata per mesi in un appartamento di Cinisello Balsamo, a nord di Milano, costretta a subire le violenze di un 41enne che, dopo essersi spacciato agente di modelle, si è rivelato per quello che in realtà era: un orco.
A mettere fine all'incubo e a liberare la ragazza ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Cinisello e della compagnia di Sesto San Giovanni. I militari sono entrati in azione sabato sera, avvertiti da alcune persone che avevano sentito delle urla provenire da un appartamento vicino al loro, in un condominio al confine con Sesto San Giovanni. È qui che la modella svedese era tenuta rinchiusa dallo scorso settembre dal suo aguzzino, un 41enne che era già stato in carcere per stupro e sequestro di persona ed era uscito nel 2013. L'uomo aveva avvicinato la modella in un bar del centro di Milano, spacciandosi per agente di modelle. L'aveva convinta a stare a casa sua in attesa di trovarle una sistemazione e un lavoro nel mondo della moda. Una volta a casa, però, aveva gettato la maschera: aveva picchiato e legato al letto la 22enne, togliendole documenti e cellulare. Di fatto l'aveva segregata in casa, costringendola a subire violenze sessuali a non gridare, sotto la minaccia di percosse.
Il blitz sabato sera
Sabato sera, dopo le ennesime violenze, la 22enne ha trovato però la forza di urlare. Da qui l'allarme lanciato dai vicini e il blitz dei militari. Ai carabinieri il 41enne ha detto che si trattava solo di un litigio con la sua fidanzata, ma i precedenti dell'uomo non hanno convinto i militari, che sono entrati nell'appartamento e hanno trovato la ragazza svedese in forte stato di choc, trasandata e debole. Solo quando la 22enne è stata accompagnata dai carabinieri in caserma si è resa conto di essere stata finalmente liberata: dopo una crisi di pianto ha raccontato tutte le violenze subite dal 41enne dallo scorso settembre. Per il suo aguzzino, che nel 2008 aveva adottato lo stesso stratagemma con una 25enne bielorussa, sono scattate le manette con le accuse di sequestro di persona, maltrattamenti e violenza sessuale. Il 41enne è ora nel carcere di Monza in attesa di giudizio.