Smog, Milano torna a respirare grazie al vento: aria pulita, ma rimangono i divieti

Il vento ha fatto il suo dovere. Lo si era capito già ieri, quando Milano era stata spazzata da forti raffiche che avevano fatto riaffiorare il blu del cielo, disperdendo anche gli inquinanti presenti nell'aria. Oggi ne è arrivata la certificazione: le centraline dell'Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale, hanno finalmente rilevato valori di polveri sottili (Pm10) inferiori alla soglia fissata per legge in 50 microgrammi per metro cubo. Questi i dati: 12 mg/mc a Città Studi, 13 in via Senato, 12 al Verziere, 4 a Limito di Pioltello. Una buona notizia, considerando che erano 12 giorni che la concentrazione delle polveri sottili era oltre la soglia di rischio. Ma non basta: perché nei prossimi giorni, già a partire da domani, si prevedono condizioni meteo favorevoli all'accumulo di sostanze inquinanti nell'aria: alta pressione, con tempo dunque stabile e nessun fenomeno meteorologico di rilievo (né pioggia, né vento).
Restano in vigore le misure anti inquinamento
In aggiunta alle brutte notizie sul fronte meteo, da segnalare che restano in vigore tutte le misure anti inquinamento previste dall’accordo di programma del bacino padano adottato il 9 giugno dalla Regione Lombardia con Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e il Ministero dell’Ambiente, ed entrate in vigore a partire da oggi, martedì 24 ottobre: riguardano lo stop alla circolazione per i veicoli adibiti al trasporto di persone e i mezzi commerciali alimentati a gasolio (fino alla classe Euro 4 per i primi, Euro 3 per i secondi) dalle 8.30 alle 18.30. Per far cessare i provvedimenti serviranno infatti due giorni consecutivi sotto i limiti dei 50 microgrammi: solo domani si saprà se i benefici del vento (che oggi a Milano era molto diminuito) si saranno fatti sentire anche nella giornata odierna. Oltre che nel capoluogo lombardo, le misure antismog sono in vigore anche in altri 44 comuni lombardi sopra i 30mila abitanti.