Smog, a Milano già 35 giorni con polveri sottili oltre i limiti: è l’anno peggiore dal 2012
O la pioggia o lo smog. Sembra ormai essere questo l'assurdo dilemma che attanaglia Milano, così come gran parte delle città della Lombardia e di tutta Italia. Complice la mancanza di precipitazioni, il capoluogo lombardo si avvia verso il superamento dei 35 giorni oltre la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili, il Pm10. Entrambi i limiti sono fissati dall'Unione europea: superare i giorni di sforamento consentiti significa esporsi a sanzioni, come succede ormai da anni.
Il 2017, però, rappresenta un record in negativo per quanto riguarda la storia recente: è infatti l'anno peggiore dal 2012, quando la soglia dei 35 giorni fuorilegge era stata superata il 17 febbraio. L'anno scorso, per fare un paragone, i 35 giorni vennero raggiunti a ottobre: alla fine l'anno si chiuse con 73 giorni fuorilegge.
A Milano partirà la Low emission zone: auto inquinanti restano fuori città
Purtroppo, come ripetuto più volte quando l'aria diventa pesante e irrespirabile, in assenza di soluzioni strutturali è difficile pensare di risolvere il problema dell'inquinamento. Lo ripete da anni Legambiente, così come lo ripete anche l'assessore milanese a Mobilità e ambiente Marco Granelli. Al quotidiano "La Repubblica" l'assessore ha spiegato le misure già in vigore a Milano e quelle che entreranno in vigore in futuro, quando partirà la cosiddetta Low emissione zone (qui il documento del Comune che spiega nel dettaglio la misura). Mentre le nuove norme più restrittive per quanto riguarda l'Area C (che regolamenta l'accesso dei veicoli nel centro della città, nella cosiddetta Cerchia dei Bastioni) sono già entrate in vigore dallo scorso 13 febbraio (tra le norme, il divieto d'accesso esteso ai veicoli diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato e il pagamento del ticket di 5 euro anche per i veicoli a gas e metano), da ottobre l'accesso all'interno dei confini cittadini sarà interdetto ai veicoli più inquinanti: prima i mezzi Euro 0 benzina e Euro 0, 1, 2 diesel, poi anche gli Euro 3 a gasolio. L’obiettivo è vietare l'ingresso in città anche agli Euro 4 diesel entro il 2021.
Per controllare l'accesso ci saranno oltre un centinaio di varchi elettronici. Allo stesso tempo si dovranno creare nuovi parcheggi di interscambio (e potenziare gli esistenti) per consentire a chi arriva in auto da fuori città di lasciare le proprie vetture e proseguire sui mezzi pubblici, che naturalmente dovranno essere potenziati.