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Sindaco leghista avverte cittadini con la segnaletica luminosa: “Profughi a mia insaputa”

Il sindaco leghista di Cene (Bergamo) utilizza la segnaletica stradale luminosa per denunciare l’arrivo dei migranti a sua insaputa, poi il giorno dell’ultimo terremoto che ha colpito il Centro Italia propone: “Usiamo gli spazi della Curia per i terremotati non per i rifugiati”.
A cura di Va.Re.
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Per chiarire ai suoi concittadini che lui con l'arrivo dei migranti non c'entra nulla, il sindaco leghista di Cene (Bergamo), Giorgio Valoti, lo ha addirittura scritto sulla segnaletica stradale luminosa del paese: "Il sindaco avvisa che senza essere informato preventivamente sono stati collocati 59 cittadini stranieri nella ex colonia Monte". Il riferimento è all'ex colonia del Monte Bue, proprietà della Curia bergamasca. I fatti risalgono allo scorso 26 ottobre, quando Valoti invita tutti i cittadini ad un consiglio comunale straordinario per fare discutere "l'emergenza che il nostro paese sta vivendo/subendo in prima persona".

Poi il 30 ottobre il sisma e la proposta che lascia di stucco: "Sono vicino alle persone appena colpite dal terromoto. La proposta che porterò avanti, sia con il Vescovo e con il Prefetto, é quella di usare la casa vacanze della curia, appena assegnata a 60 cittadini stranieri, come accoglienza per le persone terremotate che hanno perso la loro casa". Appena qualche giorno prima, mentre i fatti di Goro riempivano le prime pagine dei giornali, il sindaco Valoti scriveva al prefetto di Bergamo Tiziana Giovanna Costantino di considerarsi "sollevato da ogni responsabilità per quanto attiene l'incolumità e la sicurezza delle persone ospitate presso la struttura". Parole che non possono che suonare sinistre.

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