Simulavano rapine e si dividevano il bottino: tre camionisti arrestati dai carabinieri

Tre autotrasportatori, due italiani di 61 e 41 anni e un albanese 33enne, sono stati arrestati giovedì mattina dai carabinieri del comando provinciale di Milano per concorso in furto aggravato e simulazione di reato. Tutto è nato da una denuncia presentata lo scorso 2 gennaio dall'albanese, che aveva raccontato ai carabinieri della compagnia di Cassano d’Adda di essere stato fermato ed aggredito da due sconosciuti armati di pistola e col volto coperto che lo avevano costretto a consegnare il rimorchio su cui stava trasportando apparecchi e materiale informatico, merce del valore di oltre 800mila euro.

Le indagini partite dalla denuncia di una finta rapina

Il suo racconto non aveva però convinto i carabinieri, che avevano condotto alcuni accertamenti sull'episodio. Era emerso, grazie alla polizia stradale di Milano, che nella stessa giornata del 2 gennaio era stato arrestato, per rapina, un altro autotrasportatore che, a bordo di un'altra motrice trainava il rimorchio "rubato" all’albanese. Le indagini dei militari hanno svelato il piano dei tre: erano in combutta per simulare rapine e spartirsi successivamente il bottino. Nella disponibilità dei tre autotrasportatori, arrestati tra Pioltello (Milano), Rivolta d'Adda (Cremona) e Gallarate (in provincia di Varese), sono stati ritrovati e sequestrati quattro bancali contenenti medicinali e cinque contenenti indumenti, nonché tre dispositivi elettronici (jammer) utilizzati per disturbare le frequenze dei sistemi antifurto gps piazzati sui camion. Anche per questo, nei confronti degli arrestati sono in corso ulteriori approfondimenti sulla loro eventuale responsabilità in altre rapine ai danni di tir.